CronacaGarda

Al via il restauro dello storico Grand Hotel Gardone, ecco come sarà

Simone Bottura
Fondato nel 1884 da Luigi Wimmer, simbolo e icona della Belle Époque e del turismo gardesano, oggi è tutelato dal Ministero della Cultura. Il cantiere renderà complicati i prossimi mesi, ma si attende un rilevante impatto economico
Il Grand Hotel Gardone sul lago di Garda
Il Grand Hotel Gardone sul lago di Garda
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Ha preso il via a Gardone Riviera il restauro dello storico Grand Hotel Gardone, albergo fondato nel 1884 da Luigi Wimmer, simbolo e icona della Belle Époque e del turismo gardesano, oggi tutelato dal Ministero della Cultura.
L’attuale quattro stelle diventerà – grazie a un budget di progetto di 50 milioni di euro – un cinque stelle lusso e riaprirà, primo in Italia, sotto l’insegna LXR Hotels & Resorts, il brand di alta gamma della galassia Hilton.

L’operazione è promossa dalla nuova proprietà: Apex Alliance Group, società internazionale con sede in Lituania attiva nello sviluppo e nella gestione di hotel in Europa, e Paval Holding, veicolo d’investimento della famiglia Paval, una delle realtà imprenditoriali più grandi e influenti della Romania, che nel 2023 hanno acquisito il pacchetto azionario della Grand Hotel Srl che apparteneva alla famiglia Mizzaro Papini, storici gestori della struttura.

L'albergo fu simbolo della Belle Époque
L'albergo fu simbolo della Belle Époque

I tempi del restauro

Conclusa la fase di svuotamento dell’edificio da tutti gli arredi, a breve in cantiere prenderanno il via le opere civili. I lavori dovrebbero durare tra i 18 e i 24 mesi. L’obiettivo più auspicabile è quello di riaprire per l’estate 2027.

Il Grand Hotel Gardone è enorme. La superficie complessiva del comparto è di 16.700 mq, di cui 14.000 edificati. A fine lavori l’hotel avrà 160 camere, tra cui una royal suite da 87 mq e due suite presidenziali da 75 mq, per una capienza complessiva di 350 ospiti. Ci saranno due ristoranti, due bar, un centro benessere con piscine interne ed esterne, strutture per il fitness, area meeting e una ballroom con terrazza sul lago.

Una trasformazione visionaria

  • Nei rendering dei progettisti, il futuro aspetto degli interni
    Nei rendering dei progettisti, il futuro aspetto degli interni
  • Nei rendering dei progettisti, il futuro aspetto degli interni
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    Nei rendering dei progettisti, il futuro aspetto degli interni
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    Nei rendering dei progettisti, il futuro aspetto degli interni

La proprietà ha presentato, in occasione di un incontro pubblico, i dettagli del progetto, curato da De.Tales, studio internazionale di architettura, progettazione e design fondato da Igor Rebosio e Giuseppe Varsavia, con sede a Milano.

I progettisti parlano di una «trasformazione visionaria, in cui storia ed eleganza contemporanea si incontrano armoniosamente sulle sponde del lago».
De.Tales ha guidato la progettazione proponendo «una reinterpretazione del rapporto tra l’hotel e il lago basata sulla sinergia tra luce, ritmo e fluidità spaziale. Un concept che introduce a livello architettonico un linguaggio contemporaneo assolutamente in armonia con la facciata storica dell’edificio».

Gli interventi principali

Tra gli interventi principali figurano il restauro dell’ingresso, un nuovo padiglione con piscina interna fronte lago, e il completo rinnovamento degli spazi interni. È inoltre prevista la rimozione di tutte le superfetazioni accumulate negli ultimi 150 anni.

La storica facciata sarà ovviamente tutela e mantenuta. Il grande lavoro sarà sugli interni. «Ispirati da una filosofia progettuale che unisce spirito contemporaneo e fascino senza tempo – dichiarano gli architetti Rebosio e Varsavia di De.Tales – abbiamo immaginato il Grand Hotel Gardone Lake Garda come un’icona la cui eredità Belle Époque è reinterpretata in chiave moderna, celebrando il dialogo tra tradizione e innovazione, natura e architettura, memoria e modernità».

L’impatto economico atteso

A Gardone Sotto saranno 18-24 mesi complicati, di convivenza con un cantiere enorme, ma si confida che il futuro 5 stelle lusso possa generare un impatto economico e sociale molto positivo sul territorio.
«L’obiettivo – ha dichiarato Karina Paval, vicepresidente di Paval Holding – è riposizionare questa proprietà iconica come il primo hotel di lusso a marchio internazionale sul lago di Garda».

«In ogni fase della ristrutturazione – aggiunge Vytautas Drumelis di Apex Alliance – lavoreremo a stretto contatto con fornitori e partner locali. La nostra visione è quella di dare vita a una destinazione che affascini i viaggiatori, contribuendo al contempo a valorizzare e sostenere la comunità locale».

Disagi al minimo e parcheggi garantiti

Quanto ai disagi dovuti al cantiere, i progettisti assicurano che i lavori non incideranno sulla già complicata viabilità lungo la statale 45 bis Gardesana Occidentale, sulla quale l’albergo si affaccia. Inoltre, le aree destinate a parcheggio pubblico temporaneamente occupate dal cantiere, saranno compensate con un numero maggiore di posti auto che la proprietà renderà disponibili nella zona del parcheggio di pertinenza del Grand Hotel, a monte della statale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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