Pasolini sul lago di Garda, quegli scatti inediti sul set di «Salò»
Sullo sfondo la sagoma del Grand Hotel di Gardone Riviera. In primo piano Pier Paolo Pasolini in giacca e maglietta accanto alla macchina da presa. È uno dei 14 scatti che il 24 aprile 1975 il fotoreporter Pierre Putelli fece allo scrittore e regista friulano nella località gardesana.
A cinquant’anni dalla morte di Pasolini, dall’archivio Eden del GdB riemerge quel servizio fotografico realizzato sei mesi prima della brutale aggressione all’idroscalo di Ostia che gli costò la vita. «Ricordo che quando mi trovai di fronte al regista sul set rimasi come stralunato, stavo fotografando un personaggio così famoso e carismatico! - racconta Putelli, allora non ancora trentenne -. Lui mi lasciò fotografare tranquillamente, ma senza prestarmi particolare attenzione o rivolgermi la parola: era totalmente concentrato sul suo lavoro».
Pasolini era sul lago per completare le riprese di quello che sarà il suo ultimo, e controverso, film: «Salò o le 120 giornate di Sodoma». Il nostro giornale aveva chiesto all’agenzia Eden di raggiungerlo per “immortalarne” la presenza. La troupe faceva base a Salò e si muoveva tra questa località, Gardone Riviera e Gargnano, dove il regista tra l’altro visitò Villa Feltrinelli, ultima residenza di Benito Mussolini durante la Repubblica Sociale.
«Andai sul lago mandato dalla redazione, non ricordo se venni accompagnato da un giornalista - spiega il fotoreporter, che con Bruno Massadi aveva fondato e gestiva l’agenzia Eden -. Nei giorni successivi vennero pubblicate in realtà solo due fotonotizie nelle pagine degli Spettacoli».
In una di queste si legge: «La troupe, dotata di cospicua attrezzatura, ha ‘girato’ sul lungolago di Salò suscitando vivo interesse, specialmente tra i turisti e gli studenti». Soltanto dopo qualche settimana, il 6 giugno, il GdB pubblicò un’intervista al regista sul film, realizzata a Roma dalla giornalista Claudia Alessio. «Salò» uscirà nelle sale dopo la morte di Pasolini, nel gennaio del 1976, destinato peraltro ad andare incontro a vicissitudini giudiziarie particolarmente turbolente, tra cui il prolungato sequestro che lo toglierà dalla circolazione fino al 1978.
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