Infermieri, «rimborso delle tasse universitarie a chi si forma da noi»

Sempre meno giovani sognano di diventare infermieri. Lo dimostra il crollo vertiginoso delle candidature ai test di ingresso in Italia: nel 2010 erano oltre 46mila per poco più di 16.600 posti, lo scorso anno sono stati 22.250 a fronte di 20.714 posti. Lo conferma il numero di iscritti in quest’anno accademico al corso di laurea attivato dall’Università Cattolica alla Fondazione Poliambulanza di Brescia: sono 46 (36 femmine e 10 maschi, 41 bresciani e solo 5 di altre province, dei quali i più lontani arrivano da Friuli e Puglia) per 95 posti. Consapevole di ciò e del fatto che, a causa dei pensionamenti imminenti (nel Ssn oltre 50mila infermieri hanno tra i 55 e i 59 anni), «la carenza di personale infermieristico in Italia sia destinata ad aggravarsi, mettendo a rischio la capacità del sistema sanitario di rispondere alle esigenze di assistenza», la Poliambulanza lancia ai giovani una nuova proposta.
I dettagli
«L’obiettivo – spiega il direttore Marcellino Valerio – è attrarre e formare nuovi infermieri, offrendo loro un percorso di studi sostenibile e un futuro lavorativo all’interno di Fondazione Poliambulanza». Nel dettaglio l’iniziativa prevede «un rimborso delle tasse universitarie (2.295 euro l’anno, ndr) per gli studenti che, una volta laureati, verranno assunti dalla Fondazione, creando così un meccanismo virtuoso di investimento nelle nuove generazioni e nel sistema sanitario». I destinatari della proposta sono «tutti gli studenti interessati alla carriera infermieristica che, tra l’altro, possono accedere anche a un prestito a tassi agevolati garantito dallo Stato, offerto da Bcc Garda. Un’opportunità vantaggiosa per coloro che vogliono costruire il proprio futuro senza che eventuali difficoltà economiche siano un ostacolo».
Il rimborso, poi, avverrà progressivamente: «Per ogni anno di lavoro in Fondazione verrà rimborsata una singola annualità di tasse universitarie, fino a un massimo di tre anni, corrispondenti alla durata legale del corso di laurea». Per saperne di più è possibile partecipare agli open day: i primi sono il 19 marzo, il 30 aprile e il 21 maggio (sempre dalle 14 per un’ora); per aderire è necessario scrivere a cdl.segreteria@poliambulanza.it specificando la data; info sul sito della Poliambulanza.
Le prospettive
Ad oggi la Poliambulanza può contare sul lavoro di oltre 500 infermieri. E ogni anno, attingendo al corso interno, ne assume 40-50. Nel Bresciano, ricordiamo, ne mancherebbero un migliaio. Letizia Bazoli, responsabile della direzione delle professioni sanitarie in Poliambulanza e direttrice delle attività didattiche del corso di laurea della Cattolica, fa notare che si tratta di una professione vocazionale «che comporta grande sacrificio: gli infermieri lavorano nel weekend, fanno i turni....».
Lo stipendio, in Italia, è sotto la media europea. A ciò si aggiunge, sottolinea Valerio, «il calo delle nascite». «Ai test di ingresso – prosegue Bazoli – si presenta circa una persona per ogni posto, sono invece 7 per ogni posto in Fisioterapia, corso che consente di fare la libera professione e specializzarsi». Bazoli, ad ogni modo, è fiduciosa: «Le lauree magistrali ad indirizzo clinico che potrebbero essere attivate anche a Brescia offriranno prospettive di carriera importanti. La speranza è che contribuiscano ad accrescere l’appeal della professione».
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