Piazza Loggia, il processo a Zorzi slitta al 30 ottobre

Stavolta non è un impedimento del giudice Spanò a causare il rinvio, ma la corsia preferenziale che hanno i processi con detenuti
Il giudice Roberto Spanò - © www.giornaledibrescia.it
Il giudice Roberto Spanò - © www.giornaledibrescia.it
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Doveva farlo l’11 settembre. Non lo ha fatto nemmeno ieri. Il processo a carico di Roberto Zorzi, accusato della fase esecutiva della strage di piazza della Loggia, non è ripartito. È stato aggiornato al prossimo 30 ottobre. Questa volta, a fermare il dibattimento che si sta celebrando davanti alla corte d’assise, non un impedimento del presidente Roberto Spanò, ma la densità di processi con detenuti nella sua agenda settimanale.

I prossimi processi

Domani Spanò ed il collegio di giudici che lo affiancano dovranno decidere il destino di Ruben Andreoli, il 47enne magazziniere di Sirmione che la sera del 15 settembre di due anni fa uccise a calci e pugni la madre, Nerina Fontana, nella casa in cui vivevano. Il processo all’uomo, detenuto da allora, ha come tutti quelli che interessano persone in custodia cautelare una corsia preferenziale.

In carcere è anche l’osteopata a processo, sempre davanti ai giudici della Corte d’assise presieduta da Spanò, con l’accusa di violenza sessuale a danno di bambini di età inferiore a dieci anni affidati dalle famiglie alle sue cure. Il fascicolo tornerà in aula giovedì. È prossimo alla sua definizione, non può cedere il passo proprio per la condizione in cui si trova l’imputato.

Visti i due precedenti affermare con certezza ora che il 30 ottobre il processo strage riprenderà il suo corso è un azzardo. Il condizionale è e resta d’obbligo.

Richiesta di trasferimento

Nel frattempo il giudice Roberto Spanò ha fatto richiesta per trasferirsi alla guida di una sezione penale del Tribunale di Milano. La sua domanda non è stata ancora valutata. Per lo stesso posto è in lizza anche un magistrato milanese. Alla presidenza della prima sezione penale del Tribunale di Brescia, proprio quella cui è affidato il processo a Roberto Zorzi, e rimasta vacante dopo il trasferimento fatto da Spanò alla sezione civile per far decadere il procedimento per la sua incompatibilità con la moglie pm, si è candidato Cesare Bonamartini, responsabile dell’ufficio Gip.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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