CronacaBassa

Pedopornografia, don Jordan Coraglia in aula il 3 ottobre

Si apre il procedimento giudiziario per i fatti che a maggio avevano sconvolto Castelcovati e Comezzano Cizzago: Coraglia è l’ex parroco dei paesi della bassa
La Polizia Postale ha seguito l'indagine
La Polizia Postale ha seguito l'indagine
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Primo passaggio giudiziario per la vicenda che, a metà maggio, ha sconvolto Castelcovati e Comezzano Cizzago. Don Jordan Coraglia, l’ex parroco dei due paesi della bassa, agli arresti domiciliari da oltre quattro mesi con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, sarà infatti in aula in tribunale il prossimo 3 ottobre.

La vicenda

Il sacerdote, assistito dall’avvocato Paolo Inverardi, sarà presente all’udienza in camera di consiglio in cui verrà presa una decisione sulla richiesta di giudizio immediato avanzata dalla sostituta procuratrice titolare del fascicolo, Roberta Panico.

Secondo la difesa del sacerdote, che è stato immediatamente sospeso dall’incarico di parroco e trasferito dalla diocesi in una località isolata in Valcamonica, però il comportamento tenuto fino ad ora da don Jordan, che ha ammesso tutti gli addebiti e mantenuto un atteggiamento collaborativo, può permettere l’accesso ad un rito premiale. Non solo. L’avvocato Inverardi ha intenzione di valutare la possibilità di chiedere un patteggiamento.

Il sacerdote, originario di Quinzano e curato a Gussago e Urago Mella prima di essere trasferito nella Bassa come parroco, è finito sotto i riflettori della Polizia Postale non per una denuncia da parte di qualche famiglia ma perché i suoi dispositivi elettronici sono stati collegati dagli specialisti della cyber sicurezza a chat Telegram in cui soggetti in tutto il mondo si scambiano migliaia di file di natura pedopornografica.

Nello specifico don Jordan aveva delle sim card inglesi che usava solo per scambiare materiale vietato e nel suo telefono sono stati trovati oltre 1500 file tra foto e video dal contenuto inequivocabile. Anche la diocesi aveva precisato che nessun parrocchiano è mai stato coinvolto. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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