Overtourism a Sirmione, spunta l’ipotesi tassa d’accesso in centro

La viabilità di Sirmione continua a tenere banco, dopo il caos dello scorso fine settimana, e mentre le minoranze chiedono un Consiglio comunale aperto, l’assessore alla Sicurezza Massimo Padovan esce dal coro della maggioranza, e propone un «pacchetto di misure da valutare insieme, per giungere a una soluzione condivisa, efficace e sostenibile».
La minoranza
«Alla luce di quanto accaduto nei giorni del ponte del primo maggio – scrivono in una nota stampa i consiglieri di Insieme per Sirmione Roberto Campagnola e Sofia Ermogene -, in particolare per quanto riguarda la gestione del flusso turistico e i gravi episodi di congestione che hanno interessato il centro storico di Sirmione, riteniamo doveroso un confronto aperto e trasparente. Chiederemo nelle prossime ore formalmente al sindaco e ai capigruppo consiliari di convocare un Consiglio comunale aperto, che possa rappresentare un’occasione di ascolto, dialogo e proposta».
«In questo contesto – proseguono i consiglieri -, riteniamo fondamentale che i cittadini, gli operatori economici, i rappresentanti delle categorie produttive e associative del territorio possano avere la possibilità di intervenire in modo diretto e costruttivo. Solo attraverso il confronto reale e il coinvolgimento della comunità si potranno trovare soluzioni concrete e condivise ai problemi legati all’overtourism, alla viabilità, alla sicurezza ed alla vivibilità del nostro paese».
In maggioranza
Nel frattempo, l’assessore alla Sicurezza Padovan si smarca dai provvedimenti messi in atto finora dall’Amministrazione e dichiara: «L’afflusso massiccio di turisti ha messo sotto pressione il nostro sistema urbano. È tempo di introdurre strumenti più moderni ed efficaci per gestire i flussi, che non possono più essere lasciati al caso o solo al buon senso. Il diritto alla bellezza deve camminare insieme al diritto alla vivibilità».
L’assessore ha quindi annunciato che porterà all’attenzione della Giunta e successivamente proporrà, in un confronto aperto con tutti gli stakeholder del territorio commercianti, albergatori, residenti, forze dell’ordine e categorie economiche un «pacchetto di misure da valutare insieme per giungere a una soluzione condivisa, efficace e sostenibile».
Tra queste l’introduzione di un sistema di prenotazione obbligatoria per l’accesso al centro storico nei giorni di massima affluenza, con contingenti giornalieri per i visitatori giornalieri; la revisione del sistema dei parcheggi, con tariffe intelligenti e differenziate per incentivare la rotazione e scoraggiare la sosta prolungata di chi non pernotta; la sperimentazione di una tassa di accesso per i turisti giornalieri, sul modello delle grandi città d’arte, come misura di regolazione e responsabilizzazione; il rafforzamento della presenza di personale di controllo nei punti critici, per garantire sicurezza e fluidità dei flussi pedonali.
«Dobbiamo passare da una logica emergenziale a una gestione integrata – prosegue l’assessore -, con strumenti digitali di monitoraggio, comunicazione trasparente e un’alleanza con gli operatori turistici. Sirmione non può e non deve diventare una meta di consumo rapido, ma un luogo da vivere e rispettare».
«Come assessore alla Sicurezza – aggiunge – sento prima di tutto il dovere di tutelare le persone: sia chi vive a Sirmione ogni giorno, sia chi la sceglie per una visita o una vacanza. Ma la nostra responsabilità riguarda anche il patrimonio culturale, paesaggistico e artistico che ci è stato affidato. Quello che è accaduto il primo maggio ci conferma quanto Sirmione sia amata e bella, ma allo stesso tempo ci impone di mettere in campo soluzioni concrete perché situazioni del genere non si ripetano più».
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