Overtourism a Sirmione, quasi 41mila visitatori in tre giorni

Quasi 41mila visitatori in tre giorni. I dati elaborati dall'Ufficio Studi Confcommercio Brescia fanno il punto sull’afflusso di turisti nel centro storico di Sirmione durante il ponte del Primo Maggio.
Sono stati 14.656 i visitatori, al netto di residenti e lavoratori, registrati nel corso della giornata di giovedì 1: un incremento del 16% rispetto alla giornata di venerdì 25 aprile e del 58% rispetto alla domenica di Pasqua del 20 aprile. L'afflusso dei visitatori è stato alto anche nei giorni successivi, con 13.499 persone venerdì 2 e 12.758 sabato 3 maggio.
«I dati puntuali di cui siamo in possesso – dichiara il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti - mostrano senza dubbio un incremento significativo e prevedibile il 1° maggio che, tuttavia, è stato registrato anche in altri territori: Desenzano ha registrato un aumento di visitatori del 23% rispetto al 25 aprile (da 33.925 a 41.597), Salò del 34% sempre rispetto alla festa della liberazione (da 19.549 a 26.237)».
«Ciò significa - ha aggiunto il presidente di Federalberghi Brescia Alessandro Fantini - che non è un caso specifico di overtourism dovuto al numero dei visitatori presenti o all'incremento che c’è stato, ma alla conformazione del centro storico di Sirmione, che deve spingere ad altre valutazioni e a una differente regolamentazione del fenomeno».
Il picco
Nel corso del Primo Maggio il picco dei visitatori si è concentrato prevalentemente nel pomeriggio tra le 13 e le 18 (oltre il 63% del totale). «Il problema - afferma il presidente del Consorzio Albergatori Ristoratori Sirmione aderente a Confcommercio Brescia e Federalberghi Brescia, Marco Merlo - non è quindi strettamente legato al numero di visitatori: ciò significa che Sirmione deve essere valutata in modo differente rispetto ad altre destinazioni turistiche».
«È fondamentale adottare strategie di gestione dei flussi turistici che tengano conto della specificità di Sirmione – conclude Merlo -. Solo attraverso un approccio consapevole e sostenibile, sarà possibile preservare la bellezza e la qualità della vita di questo luogo unico».
Confesercenti
Anche Confesercenti della Lombardia Orientale, tramite la sua presidente Barbara Quaresmini, prende posizione in merito alla vicenda: «Quello che è accaduto i giorni del ponte del Primo Maggio a Sirmione – con afflussi straordinari e qualche inevitabile cortocircuito nella gestione dei flussi – è la conferma della forza attrattiva di una destinazione meravigliosa, capace di richiamare migliaia di visitatori grazie a fortunate coincidenze tra calendario e festività, ma anche grazie alla qualità della sua offerta turistica.
E prosegue: «Parlare oggi di numero chiuso rischia di essere una scorciatoia fuorviante. Comprendiamo la necessità di riflettere sulla sostenibilità dei flussi, ma la vera priorità è un’altra: rafforzare le infrastrutture, i collegamenti, i parcheggi, i servizi pubblici e i presidi di gestione del territorio, a Sirmione come sull’intero lago di Garda.
È da anni che sollecitiamo interventi strutturali per rendere compatibile la crescita del turismo con la qualità della vita di residenti e operatori. Serve una visione condivisa tra enti locali, imprese e Regione per investire in un futuro sostenibile, senza rinunciare al ruolo fondamentale che il turismo riveste per l’economia del territorio. Il numero chiuso deve essere l’estrema ratio: occorre una attenta programmazione e gestione delle giornate e della sosta che considerino le peculiarità di un Comune così unico e particolare».
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