CronacaGarda

Ospedale di Desenzano: «No alla buca, sia nel parcheggio dei dipendenti»

Alice Scalfi
È la proposta che il Tavolo politico ha presentato al sindaco e alle istituzioni
Le forze politiche hanno incontrato il sindaco Malinverno - © www.giornaledibrescia.it
Le forze politiche hanno incontrato il sindaco Malinverno - © www.giornaledibrescia.it
AA

Sintetizzando all’osso: no alla buca, sì al parcheggio dei dipendenti. È questa la proposta avanzata dal Tavolo politico dell’ospedale di Desenzano, che ieri mattina ha presentato ufficialmente al sindaco Guido Malinverno un documento condiviso per la riqualificazione del presidio del Montecroce. Il testo, sottoscritto da Partito democratico, Azione, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Partito socialista, Alleanza Verdi e Sinistra e Possibile, verrà ora inviato anche a tutte le istituzioni che siedono al Tavolo tecnico attivato dalla Regione per decidere del futuro dell’ospedale di Desenzano.

Fondi

L’incontro con il sindaco, precisano i promotori, era stato fissato prima dell’annuncio dei 255 milioni di euro inseriti nel piano regionale 2025-2031. E proprio su questo punto - l’aumento rispetto alle stime precedenti - i rappresentanti del Tavolo confermano che non sono giunte informazioni né spiegazioni ufficiali. Nel documento consegnato al primo cittadino viene ribadita la contrarietà alla cosiddetta «buca», cioè l’area del campo sportivo Montecroce, prevista dallo studio di fattibilità. Al suo posto, si propone una soluzione «ibrida», che prevede la costruzione di un nuovo corpo ospedaliero sull’attuale parcheggio dei dipendenti - di proprietà dell’Asst - con il recupero delle parti ancora funzionali dell’attuale struttura.

Una proposta che, sottolineano, non nasce oggi: «Il percorso va avanti da oltre un anno e mezzo - ha ricordato Giuseppe Taetti - ed è condiviso anche da molti dipendenti e dallo stesso sindaco, che si è battuto per far modificare il protocollo in questa direzione». La posizione del tavolo, ha aggiunto Marco Profita, si basa su una «priorità condivisa anche da molti cittadini: non toccare il Plis».

Vantaggi

Per Andrea Spiller è ora fondamentale che questa ipotesi «entri nel dibattito tecnico e venga valutata seriamente». Una richiesta condivisa anche da Emanuela Rosina, che ha annunciato l’invio del documento a tutte le istituzioni coinvolte. Nel merito, il testo sottolinea che l’area della «buca» ricade all’interno del Parco locale di interesse sovracomunale del corridoio morenico del Basso Garda Monte Corno, e presenta vincoli ambientali. Secondo i firmatari, inoltre, la superficie risulterebbe insufficiente per un presidio moderno e suscettibile di ampliamenti. Si contesta anche l’ipotesi di consumo di suolo e il rischio - definito «non secondario» - di speculazione edilizia sull’attuale sede del Montecroce.

La proposta alternativa viene presentata come più sostenibile dal punto di vista economico e ambientale. Tra i vantaggi elencati: la possibilità di mantenere l’operatività durante i lavori, l’eliminazione della necessità di una struttura temporanea di supporto, la valorizzazione degli investimenti esistenti e la possibilità di realizzare nuovi servizi aziendali, tra cui una foresteria, spazi per la formazione e un asilo nido per il personale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...