Ospedale Desenzano, il Comitato sollecita l’azione dei sindaci

Il Comitato «Manteniamo l’ospedale di Desenzano sul Montecroce» torna a sollecitare l’Assemblea dei Sindaci del Distretto 11 Garda e accusa la presidente Luisa Lavelli, sindaca di Sirmione, di rinunciare a esercitare il ruolo di garanzia che le compete. Il nodo è sempre lo stesso: il nuovo ospedale di Desenzano, su cui – secondo il Comitato – i sindaci avrebbero il dovere di esprimere un parere formale, previsto dal Regolamento dell’Assemblea.

Botta e risposta

Una posizione che Lavelli ha respinto sia nella risposta inviata al Comitato il 15 maggio, sia nella seduta consiliare del 24 luglio. Secondo la presidente, l’Assemblea ha solo funzioni di proposta sui servizi sociosanitari, mentre la decisione su nuove strutture ospedaliere spetta alla Regione. La situazione resta dunque incastrata tra questioni burocratiche, che si rifanno alle competenze.

Per il Comitato, però, si tratta di un’interpretazione troppo restrittiva. L’articolo 10 del Regolamento prevede infatti che l’Assemblea esprima parere obbligatorio su qualsiasi intervento che incida in modo significativo sull’organizzazione sanitaria e sociosanitaria territoriale. E la costruzione di un nuovo ospedale – sottolineano – ha inevitabilmente un impatto strutturale, tanto sull’accesso alle cure quanto sull’integrazione dei servizi.

La richiesta

Nei prossimi giorni sarà inviata una nuova lettera formale alla presidente Lavelli, con la richiesta di convocare urgentemente l’Assemblea e acquisire il parere previsto dal Regolamento. «Non si chiede di discutere i dettagli del progetto edilizio – spiegano dal Comitato – ma di esercitare la funzione di garanzia che la legge assegna ai sindaci». Nella stessa comunicazione sarà rinnovata anche la richiesta di un’assemblea pubblica, per garantire trasparenza e reale partecipazione dei cittadini. In assenza di riscontro entro trenta giorni, il Comitato è pronto a rivolgersi alla Prefettura, al Difensore civico regionale e ad avviare le azioni legali necessarie.