Dal «Bersài» al nuovo tiro a segno: 133 anni di storia verso il futuro

Barbara Fenotti
Festa la conclusione dei lavori della struttura che ospita anche eventi internazionali
Un'allieva al Tiro a segno nazionale di Gardone
Un'allieva al Tiro a segno nazionale di Gardone
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Un anno di lavori, investimenti mirati e gioco di squadra: ieri mattina al Tiro a segno nazionale di Gardone si è tenuta una grande festa. L’occasione è stata la conclusione del restyling della storica struttura, che torna pienamente operativa dopo interventi significativi su tutti gli stand e i servizi. Alla cerimonia sono intervenuti rappresentanti istituzionali del territorio, dell’Unione italiana Tiro a segno e dell’Esercito.

A fare gli onori di casa è stato il presidente Roberto Bettinsoli affiancato dal consiglio direttivo composto da Stefano Bombana, Francesco Lonati, Ubaldo Palmieri e Fulvio Ruffini). La cerimonia è servita anche per tracciare un primo bilancio dell’attività 2024 e presentare i piani per il prosieguo del mandato, avviato nel maggio dell’anno scorso.

I numeri

Tra i risultati messi in risalto ci sono stati i 350 diplomi di idoneità per Maneggio delle armi (di cui 270 nel 2024), 330 tesseramenti, tre squadre agonistiche in ambito ex ordinanza, production e Trs, e una lunga serie di agibilità ottenute tra cui spiccano quelle del poligono a 50 metri (1ª categoria), dei due impianti a 25 metri (2ª categoria), e soprattutto lo stand a 150 metri, che ha conquistato ad aprile 2025 l’agibilità di 3ª categoria (prima struttura in Lombardia a farlo).

Fondamentale in tutto questo sono stati il supporto del Banco nazionale di prova grazie a Emanuele Paniz e a Claudio Breda e il sostegno economico sia del Consorzio armaioli italiani (Conarmi) presieduto da Pierangelo Pedersoli sia del Comune.

Un fucile sportivo
Un fucile sportivo

L’attività del Tsn non è solo tecnica: tra il 2024 e il 2025, oltre 50 ragazzi dai 10 ai 16 anni, sono stati coinvolti in progetti formativi estivi: un’esperienza che proseguirà anche quest’anno. Ospitati anche eventi di rilievo nazionale come la sesta tappa del Campionato ex ordinanza e la quinta prova Production 50m, con circa 150 tiratori per ciascun appuntamento. «Tanto è stato fatto e tanto resta da fare – ha dichiarato il presidente Bettinsoli – ma i risultati parlano chiaro: il poligono è più moderno, funzionale e accogliente, a servizio di sportivi, professionisti e aziende del Distretto armiero».

La presentazione dei risultati
La presentazione dei risultati

Fondata nel 1884, la sezione gardonese del Tiro a segno affonda le sue radici nella legge voluta da Garibaldi per formare cittadini addestrati al tiro. Il primo impianto, detto «Bersai», fu inaugurato nel 1892 con una gara nazionale. Da allora la struttura ha sempre accompagnato la crescita del distretto armiero evolvendosi fino agli attuali moderni stand da 10 a 150 metri.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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