«Lavoro, valore e valori», i buoni frutti dell’Hub della Conoscenza

Il coraggio di un’amministratrice, l’intraprendenza di un’agenzia per il lavoro e la forza di volontà di un polo sociale come l’Hub della Conoscenza. Sono gli ingredienti che hanno trasformato in pochi mesi un’idea ambiziosa in un progetto di successo.

È stato un incontro vivo ed emozionante quello dal titolo «Lavoro, valore e valori», organizzato – a «Domani Lavoro» – dal Giornale di Brescia nell’ambito degli incontri «Il filo delle idee». Al Brixia Forum è stata ripercorsa la strada che dalla scorsa primavera ad oggi ha portato all’alfabetizzazione, alla formazione e all’inserimento lavorativo di 25 migranti ospitati nel Cas Corvione a Gambara.

Tutto è cominciato da una domanda, che la sindaca di Gambara Tiziana Panigara si è posta più volte: «Cosa possiamo far fare a questi ragazzi?». Così dei 182 migranti presenti in paese un gruppo di cinquanta viene impiegato in lavori socialmente utili per il Comune.

Da qui nasce il progetto promosso dall’Hub della Conoscenza. «Sette mesi dopo un’idea è diventata realtà. Ci siamo fatti partecipi e pionieri di un progetto innovativo che può fare scuola», ha detto Daniele Mariotti di Cassa Padana.

Dopo le testimonianze di due ragazzi già impegnati nelle imprese del territorio, il direttore del GdB Nunzia Vallini ha interloquito con gli imprenditori.

«Abbiamo criticità sulla forza lavoro da circa 30 anni. È stato difficile trovare personale adatto, seguirlo, formarlo e fidelizzarlo. Dalla sindaca siamo venuti a conoscenza di questa opportunità, che toglie parte dell’onere alla nostra azienda», dice invece Ottavio Boroni della fonderia Strambini Boroni (dove oggi lavorano due ragazzi del progetto).

Daniele Daturi, ad dell’agenzia «Al lavoro», che ha seguito l’intero percorso, parla di «un patto sociale da condividere col territorio. È grazie al loro coraggio e sensibilità che oggi abbiamo collocato 25 migranti». E tanti nel Cas al Corvione vogliono ora emularli.