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Investito in bicicletta da un’auto, operaio muore a Roccafranca

L’incidente è avvenuto intorno alle 22.30: alla guida della vettura c’era un ventenne della zona
  • L'incidente mortale a Roccafranca
    L'incidente mortale a Roccafranca - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'incidente mortale a Roccafranca - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'incidente mortale a Roccafranca - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La strada, in quel tratto, è buia. Corre dritta da nord a sud per una decina di chilometri, tagliando i campi da Chiari fino ad Orzinuovi. Un nastro d’asfalto che in passato è stato purtroppo teatro di diversi gravissimi incidenti stradali e che domenica sera ha dovuto purtroppo aggiungere un’altra croce alla sua pesante contabilità si sangue. Mancavano pochi minuti alle 22.30 quando si è registrato l’ennesimo incidente mortale di questa estate nera sulle strade bresciane.

L’impatto

Un operaio in bicicletta, di origini africane ma che ad ora non è ancora stato identificato, stava pedalando sul tratto di provinciale 72 che costeggia l’abitato di Roccafranca quando è stato investito da un’auto che lo ha tamponato e sbalzato nel campo lì accanto. Un impatto che è stato violentissimo e che ha provocato nell’operaio, che dovrebbe avere circa 30 anni, ferite gravissime. Poco dopo l’impatto infatti l’uomo è morto. Inutile il tempestivo intervento di medici e infermieri inviati dalla centrale unica dell’emergenza sanitaria, a loro non è restato altro da fare che constatare il decesso.

Gli accertamenti

Per ricostruire nel dettaglio l’accaduto, identificare la vittima e verificare le condizioni del conducente della Fiat Punto, un ragazzo della zona di 20 anni, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiari, che dovranno eseguire gli accertamenti imposti dalla legge e dal protocollo di massima urgenza stilato dalla Procura per ottenere in poche ore i risultati di tutti gli esami medici. Già in mattinata si potranno conoscere gli esiti.

Tragico bilancio

Un incidente che porta a 17 il numero delle vittime tra gli utenti deboli della strada (ciclisti, pedoni e motociclisti) dal primo giugno ad oggi e che attesta purtroppo oltre i 40 i decessi in incidenti stradali in questo 2025. Solo giovedì scorso una donna di origini russe di 63 anni, Tatiana Kucherenko aveva perso la vita a Verolavecchia, dopo essere finita in un canale irriguo mentre stava portando a casa la spesa con il suo monopattino.

Nella stessa settimana, martedì 19, un altro uomo in bici, che tornava dal lavoro, il 33enne Muhammad Farukh Shah è finito contro un’auto in bicicletta ed è morto dopo alcune ore in ospedale. Il mese di luglio era stato poi funestato dalla tragica scomparsa di due ragazzi giovanissimo, entrambi in moto, entrambi di 16 anni: Marco Calvi, di Cellatica, è morto il 29 luglio mentre con la sua Vespa scendeva dai Campiani, dove abitava con la famiglia per andare in palestra. Si è schiantato contro un lampione. Aveva la stessa età Matteo Tobanelli, di Lonato, che il 31 luglio era in sella alla sua moto e si è scontrato con una Bmw.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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