In Lombardia più inceneritori che rifiuti, le associazioni: «Ora basta»

Sono sei quelle che hanno scritto al presidente Fontana e al Consiglio regionale: «Si accettano rifiuti da altre zone a scapito della salute: è solo business, serve una moratoria sugli impianti di gestione»
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"Inceneritori, urge tavolo di confronto"

In Lombardia il rifiuto non si smaltisce e basta, si «capitalizza». Dodici impianti di incenerimento, ventiquattro linee attive, cinque cementifici che bruciano tutto ciò che resta fuori dai camini ufficiali. È il cuore caldo di un sistema che macina rifiuti come materia prima e ne estrae energia, dividendi, potere. Ma qualcosa s’inceppa: le associazioni ambientaliste – sei, in un fronte compatto – ora chiedono lo stop. Una moratoria. Un taglio netto alla logica dell’ampliamento senza fine. Pian

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