L’hospice di Esine si trasferisce per tre mesi all’ospedale di Edolo
Da ieri mattina, con il ricovero del primo paziente, l’hospice di Esine si è trasferito nell’ospedale di Edolo, dove resterà per i prossimi tre mesi. Uno spostamento necessario per permettere l’esecuzione dei lavori per l’adeguamento sismico dell’ospedale di Vallecamonica.
In tutto sono otto i posti letto ora disponibili al secondo piano del nosocomio edolese, con medici e infermieri dell’hospice che continueranno l’attività in alta Valle, collegati in rete con specialisti e consulenti della struttura complessa di cure palliative. L’obiettivo di tutti è garantire ai pazienti e ai familiari un ambiente idoneo e con standard di cura e assistenza adeguati.
Il sopralluogo
Per sancire il passaggio, la direzione strategica dell’Asst camuna ha effettuato ieri un sopralluogo, guidato dal direttore Corrado Scolari, insieme al sindaco Luca Masneri. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sull’evoluzione dei lavori e sull’organizzazione del presidio dell’alta Valle, oltre che per ringraziare chi si è adoperato per dare continuità a un servizio delicato e fondamentale come l’hospice.
Gli interventi
Complessivamente sul polo edolese verranno investiti oltre 14 milioni, la metà dei quali destinati all’adeguamento sismico della struttura, quasi tre per l’ospedale di comunità e due per l’impianto di condizionamento, oltre a uno per la casa di comunità, uno per l’acquisto e installazione di tecnologie biomediche, e 400mila euro per l’adeguamento dell’antincendio (già realizzato).
Tra i lavori, anche la copertura del tetto con un impianto fotovoltaico e la creazione di un parcheggio coperto. A dicembre dovrebbero concludersi le opere per il condizionamento e a marzo 2026 per l’ospedale e casa di comunità. moss
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