Furti a raffica negli oratori e nelle canoniche della valle del Garza

Una raffica di furti nell’arco di pochi giorni ai danni di oratori e canoniche in Comuni della valle del Garza ha acceso i riflettori sul tema della sicurezza contro la microcriminalità ai danni delle parrocchie. La denuncia dei parroci è ora oggetto di attenzione da parte della Compagnia dei Carabinieri di Gardone Valtrompia, anche se ad oggi l’ipotesi dell’Arma è che la serie di furti possa essere slegata dalla logica che ad agire possa essere stata una organizzazione strutturata.
La denuncia
Non ne sono convinti i parroci: «Solo nel caso del recente furto a Bovezzo i fatti si sono svolti con modalità simili. Prima i ladri sono entrati in oratorio e hanno sottratto le chiavi, quindi due giorni dopo, chiusa la festa di carnevale, hanno attaccato la cassaforte coi flessibili, lavorando per almeno due ore, e hanno rubato i soldi della festa. La stessa notte hanno colpito anche a Collebeato per poi tornarci cinque giorni dopo a completare la razzia. In pratica la gang ha agito la stessa notte all’una a Collebeato, alle 3 a Bovezzo quindi alle 4.30 a Cortine di Nave. Non può essere un caso. A Nave hanno fatto scattare l’allarme più volte sino a quando si è scaricata la batteria e poi hanno agito indisturbati. Colpi si sono registrati poi anche a Lumezzane» spiega don Mauro Capoferri, parroco di Bovezzo che solleva il tema dell’allarme. In molti casi nei furti si sono registrati più danni che la sottrazione di beni dal valore significativo, spiegano dalla Compagnia di Gardone.
Le indagini
«Ovviamente le indagini sono in corso e abbiamo acquisito delle immagini in cui si vedono i ladri e che quindi potrebbero essere riconosciuti dai parroci o dai volontari dell’oratorio» si limitano a commentare gli inquirenti nel corso delle indagini. A fare eco a don Capoferri è il parroco di Nave, don Ruggero Zani: «Nel nostro caso i ladri hanno divelto il tabernacolo e lo hanno gettato a terra nel piazzale. Pioveva e tutte le particole consacrate sono state sparse nell’acqua. Abbiamo letto disprezzo per le cose sacre...». Un fenomeno dunque quello del furto nelle parrocchie che pare diffuso, con colpi ravvicinati nel tempo e in luoghi poco distanti tra loro. «Non certo frutto di un caso» continuano i parroci. Da qui l’appello a tenere alta la guardia della vigilanza e della prevenzione con i carabinieri che oltre a presidiare nei fine settimana gli sportelli bancomat, ora anche nella Bassa e in città guardano con attenzione agli oratori, agli impianti sportivi e alle scuole. «Incrementiamo l’attenzione delle pattuglie verso i luoghi che potrebbero essere facile bersaglio per la criminalità. Obiettivi anche per atti vandalici, oltre che per la criminalità di basso profilo».
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