Droga a Canton Mombello, chiesti fino a 12 anni per gli imputati

Si avvia a conclusione il processo abbreviato a carico di sette delle tredici persone accusate di aver introdotto cocaina e altra mercanzia in carcere
Il carcere di Canton Mombello - © www.giornaledibrescia.it
Il carcere di Canton Mombello - © www.giornaledibrescia.it
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Ad un passo dalla sentenza. Con le richieste di condanna formulate dal sostituto procuratore Claudia Moregola, si avvia a conclusione il processo abbreviato a carico di sette dei tredici imputati finiti nel mirino degli inquirenti con l’accusa di aver fatto entrare a Canton Mombello tra il 2020 e il 2022 droga (anche nascosta nei cioccolatini), telefonini cellulari, schede sim, lettere, ma anche la chiave di una cassetta di sicurezza di una banca in Svizzera, attraverso i servigi di un agente della Polizia penitenziaria che, in questo periodo, avrebbe incassato un extra da 12.500 euro.

Le richieste

Nel corso dell’udienza celebrata ieri la pubblica accusa ha chiesto di condannare a 12 anni e 2 mesi Francesco Leone, a 5 anni Nicolò Fornasari, a 3 anni e due mesi Enrico Carella, a un anno Elisabetta Tagietti, a 3 anni e 6 mesi Antonio Leone e a 3 anni e 8 mesi Giuseppe Di Leo, l’assistente capo della Polizia giudiziaria che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe consentito il transito della cocaina e dell’altra mercanzia proibita all’interno del carcere cittadino.

Corruzione

La pena più pesante, per la Procura, deve essere inflitta a Francesco Leone. Secondo il pm, il 64enne originario di Bari, già salito agli onori delle cronache nel 2012 per aver progettato il sequestro lampo di Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia di Silvio Berlusconi, oltre ad alcune cessioni di sostanze stupefacenti, insieme ad Ernesto Settesoldi, a Nicolò Fornasari e a Sandro Monteleone (già noto alle cronache per inchieste relative a frodi fiscali milionarie, ma processato a dibattimento a partire dal mese di luglio) ha organizzato la corruzione dell’agente della Polizia penitenziaria per riuscire a bypassare i controlli all’ingresso di Canton Mombello e far entrare in carcere tutto quello di cui aveva bisogno.

La prossima udienza

Stando alla ricostruzione degli inquirenti erano stati proprio Leone e Monteleone a prendere accordi con Di Leo e con i loro parenti fuori da Canton Mombello per provvedere al suo pagamento. Nel corso dell’udienza di ieri sono intervenuti anche alcuni difensori degli imputati, a partire dagli avvocati Pierpaolo Pettenadu e Andrea Cavaliere. Il processo è stato aggiornato al 9 luglio per dare la parola all’avvocato Giambattista Scalvi, mentre il 23 luglio il gup Cesare Bonamartini darà tempo per le repliche, prima di ritirarsi per la decisione.

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