Difterite, tetano, papilloma: l’offerta di vaccini in farmacia aumenta

Lo stabilisce una delibera regionale, che ha anche allargato la somministrazione dell’antipneumococcico a tutte le Ats lombarde
Una ragazza viene vaccinata - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Una ragazza viene vaccinata - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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L’offerta di vaccinazioni nelle farmacie lombarde aumenta. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. Il provvedimento espande l’offerta del vaccino antipneumococcico a tutte le Aziende di tutela della salute (Ats) attraverso un accordo accordo con Federfarma Lombardia e Assofarm/Confservizi Lombardia. Viene inoltre introdotta la possibilità di somministrare in farmacia anche i vaccini per la difterite-tetano-pertosse e l’Hpv (il papilloma virus).

La novità

L’ampliamento dell’offerta vaccinale a tutta la Lombardia segue una fase di sperimentazione condotta nelle Ats della Brianza e della Val Padana. La spesa annuale stimata è di 600mila euro, con una platea di circa 40.000 persone interessate.

«Con questa delibera vogliamo rendere la prevenzione una priorità e un servizio sempre più vicino ai cittadini – ha commentato l’assessore Bertolaso –. Le farmacie si sono dimostrate un anello fondamentale del nostro Sistema Sanitario, un vero e proprio “front-office” in grado di raggiungere ogni angolo del territorio. I risultati della sperimentazione nelle Ats della Brianza e della Val Padana sono stati estremamente incoraggianti, dimostrando che questo modello funziona e non ha riportato problemi organizzativi. L’obiettivo è chiaro: aumentare significativamente le coperture vaccinali per proteggere le fasce di popolazione più fragili».

Le modalità

La somministrazione in farmacia può avvenire in tre modalità: senza costi per i cittadini che rientrano nelle fasce d’età o categorie a rischio definite dalla Regione («in regime Ssn»), con una parziale spesa a carico del cittadino, secondo procedure da definire («in compartecipazione»), a totale carico del cittadino. In questo caso la farmacia è comunque obbligata a informare della possibilità di vaccinarsi gratuitamente o in compartecipazione se ne ha i requisiti.

La partecipazione delle farmacie è volontaria e vengono inoltre ribadite le procedure operative, come la verifica delle pregresse vaccinazioni sulla piattaforma regionale, la registrazione della vaccinazione e l’obbligo di comunicare all’Ats l’avvenuta formazione del personale sanitario addetto. L’accordo ha validità fino al 31 marzo 2028.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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