Ospedale di Desenzano, il comitato: «Rilancio fattibile alla stessa cifra»

Da una parte il nuovo comitato che si presenta, annuncia una bozza di progetto alternativo, assemblee e una manifestazione di piazza, dall’altra il «tavolo politico», che ieri mattina ha incontrato il sindaco Guido Malinverno. Insomma, c’è gran fermento sul futuro dell’ospedale di Desenzano.
Prima il comitato, che ha messo sul piatto una ipotesi progettuale alternativa all’edificazione di un nuovo ospedale: «Stiamo approfondendo una serie di possibilità - è stato specificato -. Una volta pronti, illustreremo la nostra alternativa alla cittadinanza e alle istituzioni. Ma con il medesimo investimento di 142 milioni di euro, sarebbe possibile la messa a norma antisismica dell’attuale complesso, la ristrutturazione degli infissi e dei bagni, e la costruzione di un nuovo blocco da 150 posti letto, nella zona a sud-est rispetto alla struttura attuale, che non presenta ostacoli tecnici e urbanistici». E hanno ribadito: «Non c’è ragione di cambiare la collocazione dell’ospedale». Che è poi il fine per cui il comitato stesso è nato, a luglio, ossia «mantenere l’ospedale di Desenzano sul Montecroce, avere una sanità efficiente e non muri nuovi, evitare l’ennesimo consumo di suolo in aree di pregio ambientale».
Criticità
Tra le maggiori criticità sollevate, proprio l’ubicazione, ma anche le «incongruenze» rilevate dal comitato nello studio di fattibilità, la sorte del vecchio ospedale una volta dismesso, il tracciato della nuova strada prevista nello studio di fattibilità. Per tutto questo, è già stata avviata una raccolta firme, si stanno organizzando banchetti e assemblee pubbliche in diversi comuni: la prima di queste sarà a Sirmione il 10 settembre, mentre il 12 ottobre in piazza a Desenzano è in programma una manifestazione. L’occasione di ieri è stata poi utile anche per specificare che «il comitato è apartitico e al suo interno si trovano persone di destra, sinistra, centro, senza alcun credo politico». E oltre ai sedici rappresentanti del direttivo (Angela Patrizia Baragetti, Donata Bernardis, Marina Isabella Brunner, Daniela Carassai, Annamaria Damiano, Luciana Ferrari, Giorgio Fezzardi, Claudio Fornari, Luigia Mantovani, Alessandra Pianalto, Anna Pillarella, Giuseppina Sacco, Sergio Salodini, Alessandro Scattolo, Luisito Vincenzi, Raffaella Visconti) le adesioni stanno arrivando a centinaia: «Caldeggeremo un incontro a tutti gli enti coinvolti per presentare le nostre controdeduzioni e chiedere chiarimenti».
Chiarimenti, poi, sono stati chiesti ieri dall’altro «fronte», quello del tavolo politico che in municipio ha incontrato il sindaco Malinverno. Un momento molto atteso, l’incontro, e nel corso del quale il tavolo ha presentato il «Documento a favore della cura, tutela e messa in sicurezza dell’ospedale di Desenzano, frutto dell’analisi dello studio di fattibilità e dell’ascolto di questi mesi». Il documento è stato condiviso e approvato dai referenti locali del Partito Democratico-Circoli del Basso Garda, Azione, Movimento Cinque Stelle, Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Alleanza Verdi e Sinistra, Possibile, Rifondazione Comunista, dalle liste civiche L’Altra Desenzano, Viviamo Desenzano, Desenzano Progetto Futuro, Lista Civica Comencini Sindaco (Lonato), Ritrovo Lonato, oltre che da Cgil, Cisl e Uil di Brescia, e dalle associazioni Airone Rosso, Comitato Parco Colline Moreniche, Legambiente, Slow Food. Durante l’incontro, il sindaco si è detto disponibile a «chiedere alla Regione un ulteriore sforzo per valutare l’ipotesi della ristrutturazione. Il costo, che comunque va tenuto in considerazione, non è l’unico metro di giudizio per un investimento nel mondo sanitario». Anche il tavolo ha annunciato un’iniziativa: un’assemblea pubblica, il 13 settembre alle 20.45 a Palazzo Todeschini.
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