Crisi abitativa: quindici case popolari per tutto l’Ovest bresciano

Daniele Piacentini
Il bando, disponibile fino al 29 giugno, evidenzia una necessità crescente. E a mancare sono soprattutto gli affitti
Emergenza abitativa anche nell'Ovest bresciano
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Quindici appartamenti, destinati ai servizi abitativi pubblici, in 11 Comuni tra Franciacorta e Ovest. Considerando la popolazione, meno di uno ogni 5mila abitanti. Il bando relativo a Rovato, Chiari, Castelcovati, Castrezzato, Cazzago, Coccaglio, Comezzano-Cizzago, Roccafranca, Rudiano, Trenzano e Urago d’Oglio, è disponibile fino al 29 giugno (info a questo indirizzo) e riguarda abitazioni comunali e dell’Aler.

Crisi abitativa

Facile immaginare che, come in altre zone, le domande supereranno l’offerta, sintomo di una crisi – quella abitativa – che non risparmia l’Ovest. Oltre ai criteri (stringenti) di accesso al bando, rivolto soprattutto ai redditi bassi, c’è infatti un numero sempre crescente di persone, con un lavoro e quindi un reddito nella media, che non riescono a trovare risposte sul mercato. Prendendo a riferimento il Comune più popoloso, Rovato, si possono però evidenziare alcune dinamiche peculiari dell’Ovest. Il turismo e gli affitti brevi sembrano, almeno nella porzione meridionale della Franciacorta, avere meno impatto che altrove, come nelle colline settentrionali – dove abbondano le soluzioni legate al turismo enologico – o sul lago d’Iseo.

Gli annunci

Passando in rassegna, su Rovato, uno dei motori più noti per la ricerca delle abitazioni, gli annunci di vendita (aste comprese) non sono proprio pochi: 171 le proposte, che spaziano dai bilocali alle ville. Il numero, però, crolla vertiginosamente quando si cerca un appartamento in affitto: in tutta Rovato ci sono 2 sole proposte. Allargando la ricerca ai vari gruppi social, ci si imbatte in un numero di richieste almeno 10 volte superiore, limitandosi nel conteggio a chi, per motivi spesso di lavoro, cerca un alloggio stabile nell’area.

Gli under 40

Per sopperire alla mancanza, su un altro portale – noto a livello globale per gli affitti brevi – si scopre come siano più le soluzioni proposte per affitti mensili o di lunga durata rispetto a quelle – davvero – «brevi». Più lavoratori, quindi, che turisti. In particolare difficoltà gli under 40, che – senza una casa stabile – difficilmente possono pensare a una stabilità, economica e di vita. Un dato che si riflette paradossalmente anche sulla vitalità commerciale, tradizionale vanto della rovatesità. Su questo il Comune, negli ultimi mesi, ha provato a intervenire, con il progetto pilota «Negozi sfitti» e l’adesione al bando regionale «Imprese storiche verso il futuro 2025». Senza una casa a cui tornare, una volta chiusa la serranda della propria attività, è difficile però pensare di investire, anche professionalmente, sul territorio.

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