Condannato per apologia di terrorismo islamico, rimpatriato 24enne

È stato rimpatriato nel pomeriggio di ieri un giovane cittadino pakistano, classe 2001, considerato pericoloso per la sicurezza nazionale. Il provvedimento di espulsione, firmato dal Ministro dell’Interno, è stato eseguito dopo che il Tar del Lazio ha respinto l’istanza di sospensione cautelare avanzata dal 24enne. A disporre l’espulsione è stato il questore di Brescia, tramite l’Ufficio Immigrazione.

Il giovane è partito a bordo di un volo decollato da Malpensa con destinazione finale Lahore, in Pakistan. Il suo profilo di pericolosità era emerso nel contesto di una complessa indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Brescia e condotta dalla Digos. Le indagini erano state avviate nell’ottobre 2022, a seguito di segnalazioni di intelligence che avevano messo in luce l’assidua attività del giovane su social network e piattaforme virtuali frequentate da ambienti giovanili attratti dalla propaganda jihadista.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 24enne si era dedicato alla creazione, diffusione e celebrazione di contenuti apologetici in favore di gruppi come Al-Qaeda, lo Stato Islamico e la Jihad Islamica Palestinese, esaltando anche il martirio e promuovendo una visione radicale di matrice religiosa, antisionista e omofoba. Il suo materiale propagandistico, contraddistinto da una forte connotazione antisciita, è stato ritenuto idoneo a incitare alla violenza e all’odio etnico e religioso.

L’8 aprile scorso, il giovane era stato condannato per apologia aggravata dall’uso di strumenti informatici e per la diffusione di idee fondate sulla superiorità razziale e sull’odio etnico e religioso.