Cessione di Iveco, le reazioni dei parlamentari bresciani
«Siamo pienamente consapevoli del grande valore di questo asset dell’industria italiana: dei suoi stabilimenti, dei suoi marchi e delle sue professionalità. Riteniamo che questa importante operazione industriale, se ben strutturata, possa aprire nuove prospettive di sviluppo». Sono le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ieri ha convocato un tavolo al Mimit per iniziare a discutere con aziende, Regioni e sindacati sui processi di cessione avviati da Iveco con Leonardo per la Business defence, e con l’indiana Tata per la divisione commerciale. Un tavolo che - conferma lo stesso Urso - «sarà permanente, come condiviso con azienda e parti sociali».
Opposizione
La questione interessa da vicino anche Brescia. La sindaca Laura Castelletti ha parlato di «un’azienda con una presenza storica sul territorio» e di «migliaia di posti di lavoro». Castelletti ha chiesto al Governo di attivare la Golden Power – le facoltà speciali che il governo può esercitare nei settori strategici dell’economia per tutelare l'interesse nazionale – e la stessa sollecitazione è arrivata dal deputato di Azione Fabrizio Benzoni che ha fatto suo il commento del segretario provinciale Marco Garza. «La Golden Power è uno strumento pensato proprio per proteggere il nostro interesse nazionale. Ma qui si preferisce restare a guardare, come a uno show in prima serata», si legge. Il senatore del Pd Alfredo Bazoli ha ammesso che negli ultimi anni l’attuale proprietà di Iveco «ha dato l’impressione di essere poco interessata allo sviluppo industriale dell’azienda», specificando poi: «Il Governo deve vigilare e tutelare l’occupazione».
Maggioranza
La deputata Simona Bordonali della Lega fa alcune precisazioni. «Il Governo è presente – ha evidenziato –. È attento, consapevole della strategicità di Iveco e determinato a vigilare con serietà su ogni fase del percorso. Abbiamo apprezzato l’impegno del ministro Urso e la volontà di istituire un tavolo permanente, che consenta un monitoraggio costante e trasparente. È fondamentale che Tata Motors e Leonardo confermino nero su bianco gli impegni annunciati: mantenimento degli stabilimenti, salvaguardia dell’occupazione e valorizzazione delle competenze». Bordonali, per altro, conferma che settimana prossima presenterà insieme al collega Andrea Dara un’interrogazione su Iveco al question time.
La deputata di Fratelli d’Italia Cristina Almici ha sottolineato «la fondamentale importanza di attirare investimenti esteri», ma allo stesso modo ha ricordato come queste operazioni debbano avvenire «nel rispetto dell’interesse nazionale e con impegni chiari sul piano industriale», specificando che ci sarà un’attività di controllo affinché «il passaggio di proprietà non si traduca in una perdita di controllo su un comparto chiave per l’autonomia industriale italiana».
La vicenda è seguita da vicino anche dal deputato Paolo Formentini e dal senatore Stefano Borghesi, entrambi della Lega. In una nota congiunta chiedono «garanzie sui livelli occupazionali, sulla permanenza degli stabilimenti in Italia e sulla salvaguardia del know-how e degli investimenti in ricerca e sviluppo nel nostro Paese», confermando che «il ministero è già al lavoro per acquisire tutte le informazioni necessarie, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e i territori coinvolti».

Il senatore di FdI Gianpietro Maffoni ha spiegato che «Si tratta di un’operazione commerciale tra privati che il Governo non può condizionare, ma che il ministro Urso sta seguendo con attenzione e serietà», mentre il deputato, e collega di partito, Giangiacomo Calovini ha già contattato le istituzioni indiane. «Nelle ultime ore – sottolinea – ho avuto colloqui telefonici con l’Ambasciatrice indiana in Italia Vani Rao e con il nostro ambasciatore a Delhi Antonio Bartoli. Hanno sottolineato come Tata Motors sia storicamente un partner serio e affidabile, e come questa operazione rientri in una più ampia strategia di consolidamento dei rapporti commerciali tra Italia e India, rafforzati da recenti accordi bilaterali».
Il senatore forzista Adriano Paroli ha ricordato «l’importanza industriale e storica dell’Iveco per Brescia: proprio per questo si deve guardare con attenzione al sito», aggiungendo: «Non dobbiamo dimenticarci dei lavoratori: il tema occupazionale è importantissimo».
Da parte della senatrice Mariastella Gelmini (Noi moderati), infine, c’è fiducia. «Comprendo la preoccupazione dei lavoratori e dell’indotto, ma mi fido dell’operato del ministro Urso – ha detto –. I vertici di Tata Motors si sono impegnati a mantenere tutti gli stabilimenti produttivi e l’occupazione nel nostro Paese, con la prospettiva di realizzare un grande gruppo internazionale. Non ci saranno delocalizzazioni e questo ci permette di preservare non solo i posti di lavoro, ma anche l’indotto e le filiere di approvvigionamento».
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