Case popolari, 40 anni di storia attraverso gli occhi della direttrice

Giacomina Bozzoni ha concluso la sua intensa attività: per lei è tempo di pensione e di tirare le somme su questi quattro decenni in cui ha visto cambiare la società
Giacomina Bozzoni
Giacomina Bozzoni
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È stata assunta l’1 gennaio 1984, e il giorno della Vigilia di Natale va in pensione. In mezzo ci sono quaranta intensi anni di lavoro nel mondo delle case popolari, perché Giacomina Bozzoni ha iniziato il suo percorso allo Iacp (Istituto autonomo case popolari) e lo conclude come vice direttrice di Aler (Azienda lombarda per l’edilizia residenziale) Brescia Cremona e Mantova e come direttrice dell’Unità operativa gestionale di Brescia. Una carriera che l’ha portata a contatto con tutte le varie ramificazioni amministrativo/burocratiche e operative dell’ampio (e complesso) mondo Aler.

La società

In quattro decenni la società è totalmente cambiata, anche a ritmi molto sostenuti, e gli inquilini della case popolari? «Be’, posso dire che rappresentano pienamente il tempo nel quale viviamo – racconta Bozzoni –, negli anni Ottanta, e primi Novanta, negli alloggi Iacp c’erano moltissimi meridionali, che appunto venivano al Nord per lavoro, negli ultimi anni la maggioranza delle richieste arriva da stranieri».

Un po’ di dati: Aler (tra città e provincia) dispone di circa 14.500 appartamenti, attualmente sono 9mila quelli assegnati, nei quali vivono 20mila persone. Che diventano 27mila se aggiungiamo anche gli alloggi dei Comuni gestiti da Aler, solo per la città arriviamo a quota 2.500, sommando la provincia arriviamo a 45 Comuni (tra i quali Darfo, Desenzano, Lumezzane solo per citarne alcuni tra i più grandi).

La storia delle case popolari è molto risalente nel tempo, Gescal e Inacasa sono sigle ben presenti nei ricordi di chi ha qualche anno in più, un tempo c’erano anche le cosiddette case dei contadini; tutte queste realtà poi sono confluite nello Iacp (anche se la quasi totalità di questa tipologia di appartamenti è stata riscattata negli anni dagli inquilini), Iacp che dal 1996 è diventato Aler.

Impegni e fatiche

Il compesso Bird per anziani a Sanpolino
Il compesso Bird per anziani a Sanpolino

Dicevamo che gli inquilini Aler (e chi fa richiesta) sono uno spaccato della società, «attualmente i nostri ricchi – continua Bozzoni – sono i pensionati, di fatto gli unici che possono contare su un reddito sicuro e costante nel tempo». La direttrice non può infatti che registrare un drammatico impoverimento generale, e sempre più marcato. «Il canone di locazione viene deciso su misura in base alle disponibilità di chi chiede un appartamento –: la cifra minima mensile è di 20 euro». Al canone vanno poi aggiunte le spese condominiali e, ovviamente, le utenze domestiche. Impegni che per sempre più persone diventano insostenibili, perché ci sono certo varie forme di sostegno economico (sia pubblico, per esempio dalla Regione, che da vari enti privati), ma chiaramente questi aiuti sono limitati anche nel tempo.

«Da tutti i canoni di affitto – spiega Bozzoni – lo scorso anno abbiamo incassato 28 milioni di euro, il bilancio 2025 è in chiusura. Per legge dobbiamo chiudere in pareggio, ma questo è diventato sempre più difficile per una morosità che si fa ogni anno più consistente». Ed arriviamo al tema sfratti, questione particolarmente delicata. «Voglio sottolineare che si tratta di una scelta estrema alla quale arriviamo dopo lunghi percorsi, tentativi di mediazione, valutazione di tutte le soluzioni possibili, ma poi c’è un limite oltre il quale non possiamo proprio andare», sottolinea. In grande aumento anche il vandalismo e i furti, «la voce manutenzione e riparazione è in continua crescita, quarant’anni fa questo tipo di situazioni erano impensabili».

Nei decenni Aler ha allargato i propri orizzonti fuori dai confini nazionali, per mettere in campo soluzioni sempre più moderne e rispondenti alle varie esigenze: «Sono molto orgogliosa di quanto fatto con Eurhonet». Ma ora è il tempo del riposo, almeno dal lavoro, perché Bozzoni è una vera sportiva ironwoman, quindi sicuramente non starà ferma.

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