A Carpenedolo torna la fiera del Torrone, tra devozione e gusto

Godere del periodo più dolce dell’anno e celebrare una delle ricorrenze religiose più sentite dalla comunità con un tributo particolare a uno dei simboli del paese. È la duplice essenza della Fiera del Torrone, declinata come sempre a Carpenedolo dalla Pro loco per il ponte dell’Immacolata.
Dal pomeriggio di oggi fino alla sera di lunedì 8 dicembre, la cittadina dei carpini indossa dunque il vestito migliore e delizia il palato dei visitatori, oltre a offrire loro piacevoli momenti di aggregazione.
Programma
Nel contesto, le strade del centro vengono invase da hobbisti, associazioni e bancarelle che mettono in mostra leccornie di ogni genere, con il torrone naturalmente in pole position. Restando poi in tema culinario, il sodalizio in cabina di regia promuove a pranzo e cena le tipicità gastronomiche locali (malfatto deco e torta secca) nel punto ristoro La Locanda allestito in piazza Matteotti.
Qui dove arriva anche Santa Lucia (stasera e lunedì alle 18), prende forma l’immancabile villaggio di Babbo Natale con il gruppo I Tiratard e si svolge Mercanti principianti, ovvero l’iniziativa che domani alle 15 vede i bambini alle prese con la compravendita di giocattoli e libri.
Sette note
Per il resto il palinsesto è infarcito di musica. A tal proposito si ricorda l’accompagnamento del Corpo musicale carpenedolese per l’inaugurazione della kermesse che si è tenuta ieri alle 17.30 in piazza Chiesa, dove a seguire suonano dj Owux e Steve in sottofondo al momento dell’aperitivo.
Gli stessi si ripresentano anche domani, mentre dal balcone di palazzo Caprioli il soprano Lorenza Golini e il violino di Mariapia Scalari si uniscono in una meravigliosa armonia.
Non bastasse, gli allievi del Carpenballet e la Christmas Crazy quartet swing jazz band si dilettano in esibizioni itineranti in mezzo agli stand. E, ancora, ecco lo spettacolo «Incanti di Natale» oggi alle 10.30 in biblioteca e il concerto dell’accademia Vivaldi lunedì alle 17.30 nella sala polivalente dell’oratorio.
In tutto ciò, però, non può si tralasciare certo l’aspetto religioso e tanto meno il santuario Madonna del Castello, valorizzato più che mai nell’occasione: oltre alle funzioni solenni, il gioiello settecentesco accoglie chiunque desideri riscoprirne la bellezza (prenotazioni al 333.7550083).
«La Fiera ci ricorda che la fede e la vita quotidiana possono camminare insieme», dice allora il parroco don Riccardo Bergamaschi. «Ringraziando chi vi si adopera alacremente dietro le quinte, il mio invito è di preservare quella che ormai si è affermata come una piacevole tradizione, da condividere in uno spirito di convivialità», aggiunge il sindaco Luca Franzoni.
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