CronacaBassa

Carpenedolo, ambientalisti protestano fuori dal Consiglio comunale

Marco Zanetti
Nonostante la pioggia battente, in tanti stasera hanno risposto «presente» all'appello lanciato dal comitato Impatto zero Carpenedolo-Acquafredda
Ambientalisti fuori dalla sala consiliare di Carpenedolo
Ambientalisti fuori dalla sala consiliare di Carpenedolo
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Nonostante la pioggia battente, in tanti stasera hanno risposto «presente» all'appello lanciato dal comitato Impatto zero Carpenedolo-Acquafredda. Più di un centinaio di persone - tra bambini e adulti -, si sono dati appuntamento con gli ombrelli aperti davanti a palazzo Laffranchi per manifestare il loro «No impianto rifiuti», come recitano le varie bandiere mostrate appunto in piazza Martiri della Libertà.

Tutto in funzione del Consiglio comunale convocato alle 19 e chiamato a votare una mozione presentata congiuntamente dalle minoranze (ovvero dei gruppi «Carpenedolo migliore» e «Insieme per Carpenedolo») inerente la salvaguardia dei terreni agricoli al confine con Acquafredda, su cui dovrebbe insistere l'impianto di trattamento di rifiuti a servizio di 36 comuni della provincia - dalla Bassa Bresciana alla Valsabbia - e finanziato da 30 milioni di euro di fondi Pnrr. Una struttura, questa, voluta dall'amministrazione comunale guidata da Stefano Tramonti.

L'aula si è così riempita come mai si è visto, con molti costretti ad assistere in piedi alla seduta, iniziata con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia.

Il consiglio

Due astenuti (il vicesindaco Tiziano Zigliani e il consigliere di maggioranza Roberto Zonta) e cinque favorevoli dai banchi delle opposizioni, con gli altri componenti della lista «Carpenedolo si cresce» - all'esecutivo locale dal 2019 - compatti nel votare contrari la mozione, respinta di conseguenza. Questo l'esito al termine di un lungo dibattito che ha visto respinta il documento di cui sopra sottoscritta dai gruppi «Carpenedolo migliore» e «Insieme per Carpenedolo». Un epilogo, questo, accolto con applausi ironici e urla di protesta («Vergognatevi», «Dovete dimettervi tutti», «Non siete degni di rappresentarci») da parte del folto pubblico in aula, invitato dal sindaco a sgomberare immediatamente con l'ausilio della Forze dell'ordine.

Ripristinato quindi il clima adeguato, la seduta è ripresa regolarmente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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