Bcf Dream Cup, l’inclusione fa la differenza e va in gol a San Polo

Dare un calcio all’indifferenza, accogliere la diversità come ricchezza e scommettere sulla forza dei sogni. È lo spirito che ha attraversato l’intera puntata speciale di «In piazza con noi», la trasmissione condotta da Clara Camplani e Marco Recalcati andata in onda in diretta su Teletutto dal centro Epas di San Polo in occasione della terza edizione della «Dream Cup», il torneo inclusivo ideato e promosso dal Brescia calcio femminile. Una manifestazione che per due giorni vede persone normodotate e con disabilità unite dal linguaggio universale del calcio.

L’idea dietro al torneo

Dietro a tutto questo c’è Clara Gorno, presidente del Brescia calcio femminile e anima della manifestazione: «L’idea della Dream Cup è nata tre anni fa parlando con un papà, presidente di un’associazione che impiegava ragazzi con disabilità nelle aziende – ha spiegato Gorno –. Ci siamo detti: proviamo anche noi a fare qualcosa di diverso». In campo era presente anche la squadra Special, gruppo nato in collaborazione con l’associazione «La Rondine». Il capitano Giuseppe, molto emozionato, ha raccontato: «Andiamo d’accordo, ci divertiamo, ci vogliamo bene».

Tutti in campo

Inclusione è anche mettersi nei panni dell’altro. Lo ha dimostrato l’Unione ciechi, facendo provare a chi ci vede l’esperienza di giocare a calcio bendati, affidandosi solo all’udito e a una palla sonora. «Togliere il senso principale ha un impatto inaspettato – ha spiegato Davide Foglio dell’Unione ciechi di Brescia –. Si perde l’orientamento e ci si affida completamente al compagno: è un modo per capire cosa significhi davvero andare oltre i propri limiti».

Il calcio con la powerchair - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Poi è stata la volta del calcio in carrozzina, con la testimonianza appassionata di Davide Franchi, allenatore della Brixia powerchair football, quattordicesima e più giovane squadra italiana di calcio in carrozzina: «Abbiamo 14 atleti, tra cui molte donne – ha spiegato –. Ci alleniamo ogni sabato pomeriggio alla palestra della scuola media di Roncadelle e invitiamo tutti a venirci a vedere e a provare la nostra disciplina».

Lo sport e l’uomo al centro

A dare il calcio d’inizio simbolico della manifestazione è stato monsignor Claudio Paganini, affiancato da Clara Gorno: «Questa manifestazione è la dimostrazione che lo sport è una sorgente di sogni – ha detto monsignor Paganini –. Il mondo ha bisogno di cambiamenti radicali, e lo sport ci ricorda che l’uomo, non la macchina, è al centro, perché è l’uomo che sogna».

Ai microfoni di Teletutto è poi intervenuto Mauro Costa, responsabile del settore giovanile del Brescia calcio femminile, che ha sottolineato come l’impegno con le giovani stia portando frutti: «Quest’anno tre ragazze del 2005 e 2006 hanno esordito in prima squadra: è stato un campionato difficile per le tante defezioni dovute agli infortuni, ma le ragazze hanno dimostrato maturità. Abbiamo 143 tesserate e ogni anno cresciamo».

Non poteva mancare Marco Zambelli, ex giocatore del Brescia e oggi club manager, nonché marito di Clara Gorno: «Clara ha avuto un’intuizione straordinaria: la Dream Cup è nata dalla sua sensibilità e oggi è un evento che unisce volontari e ragazzi sul campo e fuori».

Le calciatrici e le istituzioni

A condividere il palco anche alcune calciatrici della prima squadra, come Serena Magri: «È bellissimo vedere così tanta gente qui – ha osservato –. Attraverso il calcio vogliamo trasmettere un messaggio importante di sensibilizzazione».

Presenti anche gli assessori Anna Frattini (Pari opportunità) e Alessandro Cantoni (Sport). Frattini ha messo in evidenza il valore del progetto, sottolineando come «questa squadra ha un manifesto di valori fortissimo, oltre all’impegno sportivo». Cantoni ha definito il Brescia calcio femminile «un esempio di sport come formazione del carattere e valorizzazione del talento».

Il programma di domenica

Il programma di domenica, seconda e ultima giornata della Dream Cup, è altrettanto ricco: dalle 10 alle 11 le testimonianze di Aido e dell’associazione I Fuori Onda; alle 15 una tavola rotonda con i campioni paralimpici Federico Bicelli, Pamela Novaglio e Simone Cannizzaro. E alle 19 il gran finale con l’esibizione del cantautore Piergiorgio Cinelli.