Base militare di Ghedi, cambio di vertice tra Vitaliti e Di Loreto
Un Tornado (simbolo di un presente che sta diventando passato) e un F 35 (emblema di un presente proiettato nel futuro) hanno fatto da testimoni, questa mattina in un hangar della base militare di Ghedi, alla solenne cerimonia del cambio al vertice del 6° Stormo.
Di fronte ad autorità civili e militari (tra cui il generale Marco Lant), il colonnello pilota Luca Giuseppe Vitaliti ha consegnato la bandiera di guerra del 6° Stormo nelle mani del parigrado Gianmarco Di Loreto, pure lui pilota, che ha ufficialmente assunto il comando dei Diavoli Rossi.
Il saluto di Vitaliti
Durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato alcuni ex comandanti dello Stormo e le associazioni d’arma del territorio, il colonnello Vitaliti ha salutato non solo gli uomini e le donne che per due anni ha avuto l’onore e l’onere di guidare, ma anche i sindaci presenti e il territorio che l’ha ospitato.
«Sono onorato di aver lavorato qui, perché ho avuto l’occasione di crescere professionalmente – ha detto Vitaliti –. Ringrazio la mia famiglia, le donne e gli uomini dello Stormo, ma anche tutti i cittadini, che mi hanno accolto e fatto sentire a casa. In questi due anni ho lavorato non solo per “costruire” militari capaci di fare il loro lavoro, ma anche buoni cittadini. Abbiamo aperto ancora di più la base militare, anche dando spazio al mondo della disabilità».
«Abbiamo garantito la piena capacità operativa del reparto sia in italia che all'estero – ha aggiunto nel suo bilancio –. Ci siamo rischierati in Polonia con gli F 35 per la Difesa della Nato sul fianco nord orientale».
Il ritorno di Di Loreto
Se per Vitaliti la giornata di ieri ha avuto il sapore del commiato (andrà a Ferrara, al Coa, Comando operativo aerospaziale), per Di Loreto ha assunto i toni del ritorno: il neocomandante, infatti, era già stato alla base di Ghedi nel 2004, all’inizio della sua brillante carriera.
«Sono onorato e felicissimo di essere qui – ha detto –. È un’occasione unica per la mia carriera professionale. ringrazio tutti per il calore con cui sono stato accolto: lavorerò per mantenere il livello di eccellenza raggiunto dal personale».
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