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Aeroporto di Montichiari, accelera il piano di sviluppo da 100 milioni

Parlamentari in visita al D’Annunzio: «Sostegno alla crescita dello scalo». L’obiettivo è raddoppiare i volumi di merce gestita entro il 2030
L'aeroporto D'Annunzio di Montichiari - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'aeroporto D'Annunzio di Montichiari - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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È il tempo delle conferme per l’aeroporto di Montichiari. Dopo anni di attesa e iter burocratici rallentati, l’approvazione definitiva del master plan, avvenuta lo scorso 29 maggio, ha aperto nuove prospettive per lo scalo bresciano. Un segnale forte, raccolto e rilanciato lunedì da una nutrita delegazione istituzionale in visita al D’Annunzio, guidata dall’onorevole Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti della Camera.

La delegazione

Accanto a Deidda erano presenti le deputate Simona Bordonali e Cristina Almici, promotrice dell’incontro, il senatore Giampietro Maffoni, i consiglieri regionali Giorgio Bontempi, Carlo Bravi e Diego Invernici, il consigliere provinciale Tommaso Brognoli e il sindaco di Montichiari Marco Togni. Al fianco delle istituzioni anche i rappresentanti delle categorie economiche, tra cui Confindustria Brescia e Assocamuna, e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Diego Zarneri.

I parlamentari in visita all'aeroporto
I parlamentari in visita all'aeroporto

Il piano di sviluppo

Al centro della visita la presentazione del piano di sviluppo curato dal Gruppo Save e da Catullo, gestori dello scalo, alla presenza della direzione territoriale di Enac e di una delegazione di Aeroporti 2030. Il master plan, del valore complessivo stimato di 100 milioni di euro, punta a raddoppiare i volumi di merce gestita entro il 2030, consolidando Montichiari come hub nazionale per il traffico cargo. Nel 2024 lo scalo ha movimentato 38.500 tonnellate, con un mix che spazia dall’industria all’agroalimentare, fino ai settori aerospace e difesa.

La dichiarazione congiunta

«Abbiamo preso l’impegno di sostenere la crescita dell’aeroporto e stiamo mantenendo fede a questa promessa – si legge nella dichiarazione congiunta della delegazione parlamentare –. Il piano presentato da Save-Catullo merita pieno apprezzamento e incondizionato supporto. È possibile e doveroso creare una proficua sinergia e collaborazione anche con gli altri scali lombardi; tuttavia, lo scalo di Montichiari è strategico per il traffico cargo, non solo a livello regionale ma anche nazionale, un ruolo peraltro riconosciuto nel prossimo Piano nazionale degli aeroporti».

«Fare sistema»

Da parte di Bordonali è stata rimarcata l’importanza di fare sistema: «Montichiari non deve porsi in concorrenza con gli altri aeroporti italiani, ma essere una risorsa aggiuntiva per il sistema Paese – spiega –. È un’infrastruttura inserita nell’area più produttiva d’Italia, con una potenzialità tale da attrarre traffico persino fuori dai confini nazionali. Lavorare insieme è essenziale per cogliere queste opportunità».

Gli investimenti

Dal 2015, in attesa dell’approvazione del piano, sono già stati investiti circa 20 milioni di euro per interventi strategici: riqualificazione della pista, realizzazione del magazzino per l’e-commerce, di un hangar e di nuovi spazi logistici. A questi si aggiungono i cantieri in corso per due ulteriori magazzini: uno da 4.500 metri quadrati, disponibile entro metà 2026, e un altro da 10.000 metri quadrati che sarà operativo nei primi mesi del 2027.

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