Adro torna alla ribalta e la Lega con Miglio rilancia l’Autonomia

La polemica dopo la decisione di rimuovere l’intitolazione dalla facciata della scuola
Gli operai rimuovono la scritta dalla scuola di Adro © www.giornaledibrescia.it
Gli operai rimuovono la scritta dalla scuola di Adro © www.giornaledibrescia.it
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Bisogna tornare indietro di 15 anni. Nel 2010 l’allora sindaco di Adro Oscar Lancini volle la dedica a Gianfranco Miglio sulla facciata dell’istituto comprensivo del paese. Oltre al nome del politologo, vennero posizionati anche molti «Soli delle Alpi», storico simbolo del Carroccio, fatti però sparire nel giro di alcuni mesi. Pochi giorni fa l’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Davide Moretti – che nel 2024, alla guida di una lista civica, ha vinto le elezioni dopo 20 anni di governo leghista – ha deciso di rimuovere anche la scritta.

La rabbia

A 24 anni dalla scomparsa di Miglio, il partito è insorto parlando di offesa alla memoria di «un grande uomo, padre del Federalismo». È Eugenio Zoffili, capogruppo leghista in commissione Difesa alla Camera, a lanciare il primo assalto contro Moretti. E tutto il Carroccio è sceso in campo per fare quadrato attorno al professore che ha posto le basi delle battaglie politiche sulla devoluzione e l’autonomia portate avanti dalla Lega. Che rilancia così con forza le nuove norme contenute nella legge sull’Autonomia. «Ventiquattro anni fa ci lasciava il professor Gianfranco Miglio, uno studioso con cui ho avuto la possibilità di confrontarmi, ascoltando le sue idee, che restano ancora attualissime ad un quarto di secolo di distanza», rimarca il ministro per gli Affari regioni e l’autonomia Roberto Calderoli, sottolineando che è «la riforma sull’autonomia regionale è una riforma che Miglio avrebbe condiviso e sentito sua».

Il presidente della Camera LorenzoFontana ha ricordato Miglio come un intellettuale che «ha dato un contributo essenziale al dibattito sull’assetto amministrativo del Paese e che ha creduto fermamente nella democrazia come forza di cambiamento positivo». Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato ricorda invece «il visionario professor Gianfranco Miglio, figura fondamentale della politica italiana e ideatore del Federalismo». E chiude con un avvertimento: «Chi oggi, come la nuova Giunta del Comune di Adro, ha deciso di rimuovere il suo nome dall’intitolazione del polo scolastico, testimonia ancora una volta l’inesorabile declino a cui sta andando incontro una certa classe politica di sinistra. Noi della Lega rispondiamo, in onore al grande professor Miglio, rinnovando con ancora più forza il nostro impegno per portare a compimento l’Autonomia differenziata e il Federalismo fiscale».

In paese

Negli ultimi giorni ad Adro non si è parlato d’altro. La Lega locale non ha nascosto la propria rabbia, parlando di «debolezza e codardia» da parte del Comune di Adro. Il sindaco Moretti ha però subito precisato che «la scuola deve rimanere fuori da ogni polemica politica». Precisando che «ai tempi è stata fatta una scelta, ma noi crediamo che sia fondamentale la collaborazione con il Consiglio d’istituto, che se vorrà potrà decidere a chi intitolare la scuola». Moretti ha poi rimarcato che «non si tratta di un’azione di sinistra com’è stato più volte detto da alcuni politici locali».

Il sindaco ha poi spiegato che l’istituto comprensivo e il polo scolastico sono due cose ben diverse. Il primo attualmente non ha un nome e quindi «nessuno ha mai frequentato l’Istituto comprensivo Miglio». Al contrario, il polo scolastico, ossia gli stabili di proprietà del Comune sono intitolati al politologo. A confermalo c’è una delibera di Giunta che non è stata revocata.

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