A2A, nuova cabina primaria per la rete di Brescia

Investimento da 15 milioni di euro, co-finanziato dal pnrr, per rafforzare la rete elettrica di Brescia. La cabina primaria «Violino», costruita al confine fra il quartiere Violino di Brescia e Roncadelle, è un ulteriore passo verso la transizione energetica e modernizzazione della rete elettrica locale.
L’intervento affrontato da A2A con la sua società Unareti punta a potenziare e a rendere più flessibile la distribuzione garantendo un maggiore integrazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Per la cabina, che è stata inaugurata stamattina, sono stati posati 27 km di rete in media tensione e adeguate 28 cabine di bassa tensione per la distribuzione dell’energia a 16mila utenze.

L’inaugurazione 

Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore al bilancio del Comune di Brescia Marco Garza, il sindaco di Roncadelle Roberto Groppelli, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini e l’amministratore delegato di Unareti Francesco Gerli.

«Brescia aumenta così per il 10% immissione ed emissione di energia – ha detto Gerli – . Senza dimenticare del primato che detiene per maggior numero di pannelli fotovoltaici installati. Con questa centralina razionalizziamo molto la rete di media tensione e ci prepariamo al futuro».

Prospettive

L’infrastruttura – la quarta delle 15 nuove Cabine Primarie previste dal Piano Unareti – si inserisce in un più ampio piano di investimenti della società del Gruppo A2A: 230 milioni di euro investiti nel bresciano tra il 2020 e il 2024, di cui oltre 105 milioni solo nel Comune di Brescia, e altri 220 milioni in programma nei prossimi 5 anni, e la costruzione di altre
quattro cabine primarie (a Tremosine, Bione, Bagolino e a Chiesanuova, in città).

«Sono molto contento di questo ulteriore investimento – ha detto l’ad Mazzoncini – . Nei prossimi 10 anni faremo investimenti per altri 400 milioni. La transizione energetica non è un traguardo astratto: è una trasformazione concreta che richiede visione, investimenti e infrastrutture all’altezza di questa sfida epocale».