Brescia è la prima provincia in Italia per potenza installata di fotovoltaico

Nel nostro territorio si contano 55.790 impianti sui tetti di case e imprese, il 3,5% del totale nazionale, secondo un recente rapporto statistico del Gestore servizi energetici
Fotovoltaico, primato bresciano
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La provincia di Brescia è leader nel percorso di transizione energetica, ovvero nella progressiva uscita dalle fonti fossili. Percorso non semplice e che non si può certo fare dalla sera alla mattina, ma che Brescia ha intrapreso con decisione conquistando il primato nazionale per potenza installata di impianti fotovoltaici (per l’esattezza 883Mw, il 2,9% del totale installato in Italia), seguita dalla provincia di Lecce (2,7%), Cuneo (2,5%), Torino (2,3%) e Roma (2,2%). Brescia è leader anche per potenza degli impianti di grossa taglia (4,3%) davanti a Padova (3%), Torino (2,9%), Milano (2,5%).

I numeri

Il dato, per certi versi strabiliante, è indicato nel rapporto statistico del Gse (Gestore servizi energetici). Sui tetti delle case e sui terreni del Bresciano, al 31 dicembre 2023, erano in funzione la bellezza di 55.790 impianti fotovoltaici, il 3,5% del totale nazionale. Un numero inferiore solo a quello di Roma (62.208), provincia che può comunque contare su una popolazione che complessivamente supera di 4,3 milioni di abitanti; in terza posizione c’è Padova (49.720 impianti installati) e quindi Torino (41.850).

Nel 2023, complice anche l’agevolazione del Superbonus che consentiva una detrazione del 110% sull’installazione sia di pannelli sia di sistemi di accumulo, in Italia sono stati installati 371mila nuovi impianti fotovoltaici, in crescita del 77% sul 2022, per il 90% con potenza inferiore a 20 Kw.

Sfogliando i dati, le sole regioni Lombardia e Veneto concentrano il 30,9% degli impianti del territorio nazionale; il primato per potenza installata appartiene alla Lombardia (4,05 GW, pari al 13,4% del totale nazionale), seguita dalla Puglia (3,31 GW) regione che fino al 2021 deteneva la quota maggiore di capacità fotovoltaica. La regione Puglia detiene comunque la dimensione media degli impianti più elevata; mentre Puglia, Sicilia e Lazio sono le regioni con maggiore occupazione del suolo per impianti a terra (insieme fanno il 45% della superficie totale nazionale.

Un’area molto energivora

La nostra provincia guida l’accelerazione italiana negli investimenti nelle rinnovabili. Va in questa direzione, ad esempio, l’annuncio dato proprio la scorsa settimana dall’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, secondo il quale per la prima volta nella storia della multiutility bresciana, l’energia rinnovabile prodotta nel primo trimestre 2024 ha superato quella prodotta da fonti fossili.

Brescia, dopotutto, è una provincia altamente energivora. Ogni anno anno vengono consumati circa oltre 13 Gw ora, la fetta maggiore dall’industria (64%), mentre i consumi domestici valgono poco più dell’11%. Ad oggi poco meno di un terzo dell’energia consumata nel Bresciano è prodotta da fonti rinnovabili, ma questa quota cresce costantemente. La fetta maggiore è garantita dalle centrali idroelettriche che quest’anno, complice anche le forti piogge, stanno producendo molto.

Ricordiamo che l’Unione Europea ha fissato un obiettivo del 40% di energia rinnovabile entro il 2030 nel pacchetto Fit For 55. Nuovo impulso in investimenti nelle rinnovabili potrebbe arrivare dalle Cer, le comunità energetiche rinnovabili. Oltre 200 si stima quelle che potrebbero nascere nel Brescia: un’occasione da cogliere.  

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