Vaccini, terza dose per gli over 80: si parte oggi

Non c’è stato l’assalto da parte degli over 80 alla prenotazione della terza dose di richiamo del vaccino anti Covid-19. Ieri (dato regionale aggiornato alle 18) erano 800 le persone che si erano collegate alla piattaforma di Poste (www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it) per fissare l’appuntamento in uno dei centri vaccinali bresciani. Nella prima giornata di apertura delle prenotazioni, si è prenotato la metà dei 1.642 posti messi a disposizione nei nove centri di città e provincia. Con qualche problema per chi ha cercato di farlo: molti i tentativi andati a vuoto e, ogni volta, ad una signora over 80 compariva sullo schermo la scritta: «Nessuna disponibilità. I centri vaccinali che fanno riferimento al Cap inserito al momento non hanno disponibilità per la vaccinazione. Puoi eventualmente provare a cercare in altri Cap della Regione».
Alla lettura del testo, si capisce che gli 11.672 posti disponibili e programmati per l’intera settimana fino a sabato 9 ottobre si sono esauriti in poche ore. In realtà, invece, il sistema accetta solo le prenotazioni di chi ha effettuato la seconda dose del ciclo vaccinale almeno sei mesi fa. La deroga si ferma ad un massimo di sette giorni, tanti sono quelli corrispondenti alla programmazione dell’agenda vaccinale per la dose di richiamo.
In pochi, dunque, si sono precipitati a prenotare e la spiegazione potrebbe essere trovata nell’annuncio, fresco di poche ore, che sarà possibile effettuare nella stessa seduta sia il richiamo del vaccino anti Covid-19 sia la vaccinazione antinfluenzale. Per avere date certe, si dovrà aspettare la seconda metà di ottobre. L’agenda è stata stilata tenendo conto che nei centri si deve somministrare ancora una quota di prime dosi (senza prenotazione per il personale scolastico e per quello sanitario) perché da venerdì 15 ottobre il Green pass sarà obbligatorio per recarsi al lavoro.
Nei centri vaccinali continuano ad essere somministrate anche le seconde dosi già fissate al momento della prima inoculazione e, dal 20 settembre, la dose addizionale aggiuntiva al vaccino riservata ai trapiantati e agli immunodepressi che la ricevono a patto che siano trascorsi 28 giorni dal completamento del ciclo vaccinale (prima e seconda dose o dose unica nel caso di Johnson). È mirata al raggiungimento di un’adeguata risposta immunitaria in persone fragili.
Quale la differenza tra dose addizionale e «booster», ovvero dose di richiamo? Nomi diversi, ma stessa sostanza: a tutti verrà somministrato un vaccino a mRna (Pfizer o Moderna) indipendentemente da quello ricevuto in precedenza. La dose di richiamo - dunque ad oggi destinata agli over 80 - si somministra a completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di almeno sei mesi (180 giorni) dalla seconda dose. Obiettivo «mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave o per esposizione professionale».
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