Vaccinazioni nel Bresciano: oggi arriva Johnson&Johnson

Ieri la nostra provincia ha toccato numeri in linea con l’obiettivo fissato dal piano nazionale. Domani e venerdì attese altre 6mila dosi
PRIMA DOSE PER 1 BRESCIANO SU 4
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Poco meno di diecimila vaccinazioni in un giorno, solo nell’Ats di Brescia. Ieri la nostra provincia ha toccato numeri in linea con l’obiettivo fissato dal piano nazionale di contenimento della pandemia, che prevede per il Bresciano di arrivare almeno a 10mila inoculazioni in 24 ore. Circa novemila e 400 le dosi di vaccino prenotate ieri, ottomila delle quali prime dosi: numeri in linea con quelli di lunedì, quando per la prima volta si sono raggiunte queste cifre.

«Da qualche giorno – conferma Claudio Sileo, direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute di Brescia – nei centri massivi di vaccinazione riusciamo a garantire le ottomila prime dosi, oltre a tutti i richiami determinati dal lavoro fatto nelle settimane precedenti. Il dato importante però – sottolinea Sileo – è che siamo riusciti a salire di un gradino, arrivando a garantire queste ottomila prime dosi giornaliere al target di persone attualmente previste dalla campagna di vaccinazione: over 60, vulnerabili e disabili».

Per mantenere questi livelli di prestazioni è necessaria però la continua fornitura di vaccini. Su AstraZeneca sappiamo che le dosi attualmente in possesso delle aziende socio-sanitarie, circa duemila, saranno conservate per i richiami. Proprio ieri, però, Regione Lombardia ha annunciato che sono in arrivo nuove dosi di questo vaccino.

Oggi, intanto, sono attese nel territorio dell’Ats di Brescia oltre quarantamila dosi di Johnson & Johnson e Pfizer, mentre domani e venerdì ne arriveranno complessivamente altre seimila per ricevere le quali si possono prenotare, secondo le modalità consuete, over 60, soggetti vulnerabili e disabili.

«Domani (oggi per chi legge ndr) attendiamo circa 4.600 dosi di Johnson & Johnson – spiega Sileo – che non sono moltissime, ma ci consentono di cominciare a vaccinare con questo tipo di vaccino. Per le persone per cui è indicato, sappiamo che è un vaccino simile ad AstraZeneca, da inoculare agli over 60, ma ha il vantaggio di essere monodose».

Al Johnson & Johnson vanno aggiunte le dosi di Pfizer in arrivo, sempre oggi, nelle tre Asst di riferimento dell’Ats di Brescia: 17 stock agli Spedali Civili, 11 all’azienda socio-sanitaria del Garda e sei a quella della Franciacorta. Ogni stock si compone di 1.170 vaccini ciascuno per un totale di 39.780 dosi del vaccino prodotto dalla tedesca Bionthec.

«Grazie a queste forniture – conclude Sileo – riusciamo a mantenere livelli così alti di vaccinazioni, che rappresentano circa il 10%, in rapporto alla popolazione, di quelli fatti in Regione Lombardia, che viaggia intorno alle 80mila giornaliere».

In percentuale, la nostra provincia è sesta in Regione per numero di vaccini, mentre in termini assoluti è seconda solo al capoluogo, Milano, dove i vaccinati con la prima dose superano le 600mila unità, ma su una popolazione target di poco meno di tre milioni di persone. Quanto alle seconde dosi, finora nel Bresciano sono state inoculate a poco più di 120mila persone.

Se la media provinciale, per quanto attiene le prime dosi, restituisce dunque una fotografia di circa due bresciani su dieci vaccinati, la situazione nei singoli Comuni appare fortemente diversificata secondo i dati regionali aggiornati al 25 aprile. Agli estremi opposti troviamo Iseo, che è già al 42,10%, e Casto, fermo al 13,97%. Sul sito internet giornaledibrescia.it è possibile avere tutti gli aggiornamenti del caso paese per paese.

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