Uccise il ladro, chiesta la conferma della condanna per Franzoni

La richiesta del sostituto procuratore generale di Brescia. Il serlese sparò a Eduard Ndoj, albanese di 26 anni, un colpo di fucile
Mirco Franzoni in aula - Foto di repertorio  © www.giornaledibrescia.it
Mirco Franzoni in aula - Foto di repertorio © www.giornaledibrescia.it
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Il sostituto procuratore generale di Brescia Giampaolo Volpe nel corso del processo davanti alla Corte d’Assise d’appello ha chiesto la conferma della condanna a nove anni e quattro mesi per Mirco Franzoni, il bresciano che la sera del 14 dicembre 2013 uccise a Serle un ladro che aveva rubato in casa del fratello.

Franzoni uccise Eduard Ndoj, albanese di 26 anni, con un colpo di fucile qualche ora dopo il furto quando, dopo una lunga ricerca nelle vie del paese, raggiunse il ladro in un vicolo di Serle.

«Ci sono tutti gli elementi per confermare che si è trattato di omicidio volontario senza possibilità di derubricazione in omicidio colposo o in un incidente come sostiene la difesa» ha sostenuto in aula il sostituto procuratore generale.

«Si può discutere se si è trattato di omicidio colposo o di un incidente, ma non certo di omicidio volontario» ha detto in aula durante il processo d’appello l’avvocato Gianfranco Abate, legale di Mirco Franzoni.

«Era entrato a casa del fratello, ha chiamato i carabinieri per farlo arrestare e non può averlo ucciso dopo aver chiesto aiuto. Non ha senso» è la tesi della difesa. «Voleva farlo arrestare e non ucciderlo” ha terminato la sua arringa il legale. La sentenza della Corte d’assise d’Appello è attesa in giornata».

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