Trenord, caos abbonamenti: arriva in extremis la card di cortesia

La tessera risolve in parte il pasticcio per questo mese I pendolari: «Ma perché abolire il cartaceo?»
TRENORD VARA LA CARTA CORTESIA
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Sul treno si sale con la... tessera di cortesia. Almeno per questo mese. È l’escamotage che ha trovato Trenord per risolvere il pasticcio che si era creato con gli abbonamenti. O quanto meno per provare a tamponare il problema che ha fatto infuriare i pendolari, bresciani ma non solo.

Con l’inizio di questo mese infatti per tutti i treni regionali è stato definitivamente mandato in pensione l’abbonamento cartaceo. A prendere il suo posto, almeno in teoria, una tesserina elettronica chiamata «Io viaggio», sulla quale caricare di volta in volta i vari tipi di abbonamento, come il classico mensile o il settimanale. Questa card però non è disponibile in nessuna delle biglietteria nelle stazioni bresciane. Proprio in nessuna, nemmeno nel capoluogo, dove la macchinetta per emetterla è guasta ormai da giorni. Si potrebbe, a dire il vero, anche ordinarla on line, ma per riceverla a casa sono necessari quindici giorni: troppo tempo per chi ha urgenza di abbonarsi per il mese di marzo.

Così, dopo le proteste dei giorni scorsi Trenord ha pensato a una soluzione provvisoria. Sul sito dell’azienda ferroviaria, dopo l’iscrizione, è possibile acquistare la cosiddetta «tessera di cortesia». Costa 10 euro e viene consegnata nella biglietteria prescelta dal cliente: lì basta esibire la ricevuta del pagamento elettronico.

Nodi da sciogliere

Tutto bene, quindi? Non proprio. C’è ancora un problema da risolvere. Chi non dispone di una carta di credito, o almeno di una prepagata, non può acquistare on line nemmeno la tessera sostitutiva ed è destinato a rimanere a piedi, oppure a comperare i biglietti singoli di volta in volta (l’alternativa ulteriore è di recarsi a Milano o in un’altra stazione in grado di emettere la tessera). Inoltre la card di cortesia, come dicevamo, vale soltanto per il mese in corso. Dopo di che sarà comunque necessario disporre della tessera «Io viaggio»: occorre quindi valutare bene i tempi.

I pendolari non mancano poi di sollevare alcuni interrogativi: «Se il sistema mi consente di avere la tessera di cortesia - si chiede Emanuele Busi di Sbiancalafreccia - per quale ragione non posso avere addirittura la tessera "Io viaggio"? E perché il cittadino deve essere obbligato ad avere la carta di credito per comprare un abbonamento a un servizio pubblico?». Ma prima ancora c’è l’interrogativo degli interrogativi: «Perché è stato dismesso il tesserino cartaceo?». Quello in fondo non aveva mai creato problemi.

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