Tetti scoperchiati, frane e strade chiuse: i danni ammontano già a 10 milioni di euro

I violenti temporali dei giorni scorsi hanno lasciato il segno su tutto il territorio bresciano. E dopo la fase critica, è tempo di contare i danni che secondo una stima approssimativa fornita dal Broletto, ammontano a circa 10 milioni di euro.
Il presidente Emanuele Moraschini e il consigliere con delega alla Protezione civile, Alberto Bertagna, hanno scritto al governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, esprimendo gratitudine per la richiesta al Governo del riconoscimento dello stato d’emergenza, «rimarcando la gravità dei danni nel Bresciano».
«Per fronteggiare i danni occorrono risorse e azioni straordinarie che le nostre Amministrazioni locali non possono affrontare da sole - spiega il presidente -. Per questo è urgente il riconoscimento dello stato di emergenza anche per supportare privati e imprese». I Comuni stanno ancora raccogliendo le informazioni dei danni subiti, ma per Bertagna l’importo «è esponenzialmente cresciuto dopo la supercella di venerdì e la violenta grandinata di lunedì». I danni non hanno interessato solo beni privati, ma anche edifici pubblici, strade, patrimonio boschivo e colture. Numerose sono state le Strade provinciali (e non solo) interessate da caduta di alberi, rocce e frane.
Il Garda
Almeno 1,2 milioni di euro di danni a Desenzano, «500mila solo per le scuole. Non è successo granché, ma sono tanti interventi, occorre denaro», spiega il sindaco Guido Malinverno. Poi ci sono i vigneti, tra i primi pensieri dei sindaci, sintomo che sono sì «patrimonio privato», ma anche inestimabile patrimonio pubblico.
È presto per fare una stima, secondo il presidente del Consorzio di tutela del Lugana, Fabio Zenato, il quale parla di «compromissione significativa. La grandine ha asportato buona parte dei grappoli e per quelli rimasti occorre capire quanto siano stati intaccati». La conta dei danni nella terra del Lugana è in corso.
È in corso a Pozzolengo, lo spiega il sindaco Paolo Bellini, dove preoccupa l’impianto fotovoltaico sopra la palestra. E a Sirmione, dove, sottolinea il primo cittadino Luisa Lavelli, «le situazioni più difficili si sono verificate nei campeggi, e in tutta la zona artigianale: i tetti lì sono distrutti». Infine, il sindaco di Lonato, Roberto Tardani, evidenzia la collaborazione dei cittadini per la viabilità: «Data l’estensione del nostro territorio, sarebbe stato complesso intervenire con tempestività ovunque».
Hinterland
A Mazzano si fa sempre più precisa la portata dei danni di beni pubblici, anche se non c’è ancora una stima precisa. A Ciliverghe ad esempio ci sono un intero filare di piante piegato e appoggiato alla copertura del cimitero e cordoli e pavimentazione del marciapiede esterno sollevati. La nuova biblioteca ha alcuni coppi del muretto di cinta rotti e nel porticato è entrata l’acqua. L’Infanzia ha la copertura in lamiera scoperchiata parzialmente e le elementari hanno la recinzione della vasca antincendio piegata e alcuni pannelli del fotovoltaico mossi. A Molinetto è stata scardinata dal vento una porta della palestra della Cesara Abba e l’acqua è penetrata dai lucernari in copertura. Al centro sportivo sono state scoperchiate in più punti le camminate esterne. Inoltre, è stato scardinato il cancello delle medie.
Bassa
Anche a Carpenedolo, a poche ore di distanza dal devastante temporale di martedì, si contano i danni. Per quanto riguarda la casa di riposo «Santa Maria del Castello», al centro della «mitragliata» di ghiaccio caduta dal cielo, si calcola «un intervento di almeno 300mila euro per riparare tapparelle, vetri delle finestre, "buchi" sul tetto, pannelli fotovoltaici e tante altre parti», afferma la presidente della Rsa, Fausta Brontesi.
E nemmeno lo stadio «Mundial ’82» è scampato alla furia del maltempo: servono migliaia di euro per sistemare spogliatoi, panchine, tribune nonché il manto erboso. Va meglio all’asilo nido «Primo tuffo», riaperto già ieri dopo le stanze invase d’acqua. Al contrario, è necessario pazientare per fruire della biblioteca comunale e della sede dell’Informagiovani, sottoposte ancora a chiusura straordinaria a palazzo Laffranchi.
L’aiuto della banca
Anche la Bcc Garda, come altri istituti, ha messo sul piatto un plafond da 30 milioni di euro per aiutare famiglie e imprese. Le info sono disponibili agli sportelli di Bcc Garda o sul sito internet.
hanno collaborato Alice Scalfi, Nadia Lonati e Marco Zanetti
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