Terza dose al personale scolastico, 40mila in lista nel Bresciano

Circa 15mila persone erano state vaccinate da aprile con AstraZeneca. Bertolaso: «Mi auguro che Roma ci autorizzi presto»
Un'insegnante riceve il vaccino contro il coronavirus - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un'insegnante riceve il vaccino contro il coronavirus - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Dobbiamo correre con le terze dosi anche per i più giovani, soprattutto gli immunizzati con AstraZeneca» afferma Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale per Regione Lombardia. AstraZeneca, lo ricordiamo, nella prima fase è stato somministrato ad una buona fetta di insegnanti e personale scolastico - in provincia di Brescia circa 25mila persone - per i quali la campagna era iniziata lo scorso 8 marzo.

Dopo poco più di un mese, il 13 aprile, le autorità sanitarie hanno bloccato le vaccinazioni con AstraZeneca a chi aveva meno di sessant’anni. All’appello mancavano ancora circa 25mila persone - il totale del personale scolastico nel Bresciano è di circa 40mila - che sono state successivamente immunizzate con altri vaccini. Ad oggi, la copertura vaccinale per questa specifica categoria è superiore al 90%.

Lo stesso ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nei giorni scorsi ha richiesto che «dopo gli 80enni, cioè quelli più fragili, siano ancora una volta gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose». Una prospettiva che si fa sempre più concreta, anche alla luce degli ultimi dati epidemiologici in base ai quali è in aumento il numero dei contagi al di sotto dei vent’anni. «Non c’è tempo da perdere. La struttura commissariale del generale Figliuolo deve avere un piano specifico per la scuola». A chiederlo è la segretaria della Cisl Scuola Maddalena Gissi. «Chiederemo una convocazione urgente del tavolo permanente nei prossimi giorni: il personale scolastico ha completato la copertura con percentuali di adesione elevatissime. C’è un invito per gli ultrasessantenni - prosegue la sindacalista - e nelle scuole ci sono più di 200mila persone che possono avere più di 60 anni. Serve una programmazione puntuale ed indicazioni operative. La curva risale e nelle scuole ci sono molti under 12 che non sono vaccinati. Speriamo di non dover rincorrere le soluzioni e l’emergenza».

Dello stesso parere il segretario della Flc Cgil Francesco Sinopoli: «È indispensabile che venga convocato il Tavolo nazionale sulla sicurezza per avere contezza di quanto sta succedendo. Chiediamo subito la terza dose per il personale scolastico ed è assurdo che nella legge di bilancio non sia stato prolungato l’organico Covid. Chiediamo, come era previsto, uno screening della popolazione scolastica e l’immediato richiamo dei vaccini al personale della scuola: stanno aumentando i casi ma era prevedibile. La terza dose va fatta immediatamente, anche perché i docenti sono stati tra i primi a vaccinarsi».

 

La priorità della dose di richiamo del vaccino anti Covid-19 agli insegnanti che lo desiderano è legata anche al fatto che molti di loro lavorano in stretto contatto con persone non vaccinate. Ricordiamo, infatti, che mentre è alta la copertura nella fascia 12-19, tra gli under 12 al momento non esiste ancora un vaccino anti Covid autorizzato. Conclude Bertolaso: «Mi auguro che il ministero della Salute ci autorizzi presto. Le terze dosi si fanno con Pfizer non perché AstraZeneca non sia sicuro, ma perché Pfizer garantisce una copertura più elevata e duratura».

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