Tamponi in auto: 19mila in un mese, e ora l’apertura domenicale
Lunedì mattina. Il centro Covid di via Morelli è pieno di famiglie. Sono in coda, ognuna al sicuro nel rassicurante abitacolo della propria auto. Non attendono di salire sulla ruota panoramica o di assistere allo sketch dei pagliacci: stavolta, nel piazzale che solitamente ospita luna park e circo, mamme, papà e figli aspettano di fare il tampone. Un rito fastidioso, ma rapido, che a tutti mette ansia. L’ansia di conoscere il risultato, l’ansia di capire come cambierà, da quel momento in poi, la propria vita e quella delle persone vicine. «Oggi ne abbiamo eseguiti 290 - ci racconta Annamaria Indelicato, direttore sociosanitario del Civile, che gestisce il centro dei tamponi drive-through (in macchina) costruito da aiutiAMObrescia in un’area messa a disposizione gratuitamente dal Comune -. Gli studenti (e tutte le persone che lavorano nelle scuole, ndr) arrivano senza prenotare dalle 9 alle 13, così poi il laboratorio ha il tempo di processarli e caricare il risultato sul loro Fascicolo sanitario elettronico entro le 23».
Grande famiglia. Sono le 14.30 e siamo sotto uno dei tendoni riscaldati allestiti in questo «centro territoriale di prevenzione e monitoraggio». Dietro di noi ci sono alcuni panettoni: «Li hanno portati gli alpini che fanno servizio qui», osserva Christian Abate, consigliere della sezione di Brescia. Più in là notiamo un frigorifero con lo yogurt offerto dalla Centrale del Latte. «Si è creata una grande famiglia - commenta Indelicato -: aiutiAMObrescia ha finanziato il progetto, Aprica ha pulito il piazzale, A2A ci è venuta incontro col contratto, Dharma ha fornito i gadget da regalare ai bambini... E gli alpini si occupano di traffico e accoglienza dando un tocco di simpatia all’operazione».
Ogni giorno sono in servizio in otto: «Sono papà e nonni, tutti pensionati, che con entusiasmo - osserva l’alpino Abate - si mettono a disposizione dimostrando che col sacrificio si può creare qualcosa di buono». Tutti i numeri. Questo centro è attivo dal 26 settembre. E, come spiega il direttore sociosanitario del Civile, «ha già eseguito 19mila tamponi». Da ieri l’apertura è stata estesa a 12 ore al giorno (prima chiudeva verso le 17) e da questa settimana lavorerà anche la domenica mattina.
«Se servirà - aggiunge - il centro potrà essere aperto 12 ore anche il sabato e la domenica o, nel caso in cui la situazione lo richiedesse, 24 ore su 24». Il lavoro, qui in via Morelli, è super organizzato: «Dalle 7.30 alle 9 vengono eseguiti i tamponi su appuntamento a chi deve sottoporsi a un prericovero: oggi ne abbiamo fatti 250. Poi dalle 9 alle 13 tocca al mondo della scuola, ad accesso diretto e con autocertificazione. Quindi, dalle 9 alle 19, a chi viene mandato da noi, su appuntamento, dai medici di famiglia: altre 550-650 persone al giorno. Qui eseguiamo inoltre tamponi ai viaggiatori di ritorno dall’estero e ai medici di medicina generale». In più, novità di questi giorni, a chi lo ritiene, il centro offre la possibilità di sottoporsi al tampone senza prenotazione, ma a pagamento. I tempi d’attesa in coda per chi ha l’appuntamento sono minimi, arrivano invece fino a 50 minuti per la sessione delle scuole. Quanto poi ai risultati, disponibili «al massimo in 24 ore», in media «stiamo riscontrando il 25% di positività. La percentuale si alza se consideriamo solo le persone inviate dai medici di base, segno che i tamponi vengono prescritti con accortezza». Al centro di via Morelli, in un secondo tendone, sono attivi altri servizi: vengono eseguiti vaccini (anche contro l’influenza, su prenotazione), prelievi sierologici e altro. Poi ci sono i medici Usca gestiti da Ats: «Hanno visitato 73 persone che altrimenti sarebbero andate al pronto soccorso. Poche (2-3) sono state ricoverate. È un ottimo risultato».
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