Stop ad AstraZeneca, nel Bresciano 4mila persone senza vaccino

Nessuna somministrazioni del farmaco di Oxford fino a giovedì, dopo la riunione dell'Ema: da Regione Lombardia l’avviso tramite sms
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ASTRAZENECA, SI ATTENDE LA DECISIONE
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«Caro cittadino, a seguito della sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca da parte di Aifa, la informiamo che il suo appuntamento è stato annullato». Trentatremila Sms con questo messaggio sono stati inviati ieri pomeriggio da Regione Lombardia ad altrettanti dipendenti della scuola, dell’università e rappresentanti delle forze dell’ordine che tra oggi e giovedì avrebbero ricevuto il vaccino messo ora sotto osservazione dall’Unione Europea.

Di questi, almeno 4mila sono residenti nel Bresciano, una stima calcolata moltiplicando per i tre giorni di sospensione il numero di vaccinazioni effettuate quotidianamente nelle sedi vaccinali deputate alla somministrazione di AstraZeneca: tra le 250 e le 350 al centro allestito al Freccia Rossa da Asst Spedali Civili, 250 in Poliambulanza, 300 complessivamente nelle tre cliniche del Gruppo San Donato (Città di Brescia, Sant’Anna e San Rocco di Ome), a cui si aggiungono le vaccinazioni degli over 60 degli otto Comuni «prioritari» nei centri di Chiari e Iseo, difficilmente quantificabili date le oscillazioni nelle convocazioni registrate nei giorni scorsi. In Val Camonica, restano in sospeso le 700 convocazioni effettuate per domenica, unico giorno di somministrazione del vaccino agli insegnanti nella porzione di provincia che ricade sotto l’Ats della Montagna. Al momento non è dato sapere se e quando le vaccinazioni saranno recuperate: dalla Regione fanno sapere che si dovrà attendere la nuova convocazione.

Lo stop di Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, alle somministrazioni di AstraZeneca è arrivato ieri attorno alle 16,30 nel pieno dell’attività vaccinale nei centri bresciani. Chi era in attesa del proprio turno è stato avvertito di quanto stava accadendo, le fiale di vaccino non utilizzato sono state richiuse nei frigoriferi, e - per quanto possibile - si è cercato di avvertire chi si sarebbe dovuto presentare nei prossimi giorni, con cartelli di avviso (come ha fatto Poliambulanza) o con comunicazioni sulle pagine web, come ha fatto Asst Spedali Civili.

Da Regione Lombardia uno scarno comunicato con la dichiarazione dell’assessora al Welfare Letizia Moratti: «In ottemperanza alle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ho dato disposizione al direttore generale dell’Assessorato regionale al Welfare di sospendere, con assoluta tempestività, la somministrazione del vaccino anti-Covid AstraZeneca su tutto il territorio regionale in attesa di ulteriori determinazioni da parte degli organi competenti».

La sospensione precauzionale di AstraZeneca, in attesa che giovedì si pronunci l’Agenzia europea per i medicinali, ha messo in apprensione quanti hanno già ricevuto la prima dose del siero: 15.449 nel territorio di Ats Brescia (il dato è aggiornato a domenica) e 2.570 a ieri in Val Camonica. Nella nostra provincia AstraZeneca è destinato, al momento, soprattutto alla somministrazione ai dipendenti della scuola: 14.880 docenti, 145 presidi e 3.800 amministrativi, tecnici e ausiliari solo negli istituti pubblici.

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