Stamina, «infusioni a Noemi entro il 25 luglio»

Nuova ordinanza da un tribunale: dall'Aquila imposta al Civile la biologa Molino come capo èquipe per infusioni alla piccola Noemi.
Stamina, nuova ordinanza
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Infusioni dal 25 luglio agli Spedali Civili di Brescia per Noemi, la bimba di due anni di Guardiagrele (Chieti) affetta da Sma1 e “simbolo” della lotta per la cura. La novità è che è stato designato, con nome e cognome, il capo èquipe che dovrà eseguire il trattamento: Erica Molino, biologa della “Stamina Foundation” di Vannoni.  Il provvedimento autorizza Molino a nominare i membri dell’èquipe, a dettare le tempistiche e le modalità di esecuzione del trattamento e a usare strutture e apparecchiature degli Spedali di Brescia.

«La sentenza del Tribunale dell’Aquila è esemplare perché rimarca il diritto di giovani pazienti di accedere a queste cure come ultima speranza di vita» è stato il primo commento riportato da Davide Vannoni, presidente di Stamina all’ordinanza del Tribunale dell’Aquila. L’ennesima, in questo avvio d’estate dopo quelle emesse con prescrizioni di volta in volta dai tribunali di Pesaro, Venezia, Catania e Trapani.

Se, infatti, il Tribunale di Pesaro il 5 giugno scorso aveva individuato il dottor Marino Andolina, numero 2 di Stamina, come commissario ad acta per la somministrazione di infusioni ad un paziente nelle strutture del Civile di Brescia, quello di Venezia aveva  ordinato allo stesso ospedale solo il 22 giugno scorso di provvedere a individuare personale medico per analogo intervento entro la fine di luglio per la piccola Celeste di Mestre. I giudici di Catania negli stessi giorni avevano richiesto anche la pubblicazione sul sito del Civile di un avviso che sollecitasse i medici a segnalare la loro disponibilità all’intervento per altri due pazienti siciliani. Obiettivo: sempre consentire la ripresa dei trattamenti sospesi dal Civile dall’inizio di aprile, alla luce dell’indagine avviata a Torino e del responso della commissione ministeriale sulla validità del metodo. E' del 3 luglio infine l'ordinanza del Tribunale di Trapani, che impone il trattamento agli Spedali Civili per un bimbo già sottoposto a infusioni in passato, nominando tra l'altro il presidente dell’Ordine dei Medici di Trapani, Giuseppe Morfino, come ausiliario della biologa di Stamina, Erica Molino, per garantire la prosecuzione del trattamento. Il tutto entro martedì, 15 luglio.

Ora il nuovo pronunciamento, in cui in controluce si scorge sempre un paradosso: mentre una Procura, quella di Torino, ha all’attivo un’inchiesta sul controverso metodo Stamina che vede iscritti nel registro degli indagati 20 persone (tra cui Vannoni, Andolina e la stessa Molino, oltre a personale del Civile), altri organi della magistratura italiana affidano alle stesse persone il compito di procedere alle sommistrazioni delle infusioni, sul cui valore scientifico si attende la valutazione della Commissione ad hoc nominata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. 

 

 

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