Spari contro il centro Sprar, strade divise per gli imputati

Per l'episodio del 31 maggio 2020 tre dei cinque indagati hanno scelto il rito abbreviato, mentre gli altri due andranno a dibattimento
  • Il centro Sprar colpito dagli spari
    Il centro Sprar colpito dagli spari
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    Il centro Sprar colpito dagli spari
  • Il foro di uno dei proiettili esplosi contro lo Sprar - © www.giornaledibrescia.it
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Tre hanno scelto il rito abbreviato e saranno processati a giugno 2022, mentre in due hanno optato per il dibattimento e in aula entreranno a febbraio.

Si dividono le strade processuali dei cinque coinvolti nell’inchiesta sugli spari al centro immigrati di Collebeato del 31 maggio 2020, quando alcuni proiettili colpirono le ante dell’abitazione dove viveva un ospite del centro Sprar.

Adriano Raccagni, che avrebbe fornito l’arma, Rolando Bonassi, ritenuto l’autore materiale, e Alan Danesi saranno giudicati in abbreviato, mentre Daniel Feraboldi e Pietro Salucci non hanno scelto riti alternativi.

Per tutti l’accusa «è di aver portato illegalmente in luogo pubblico un’arma e di aver esploso colpi che attingevano l’abitazione della vittima». 

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