Sondaggio Ipsos per il GdB: è testa a testa tra gli schieramenti, la sfida è convincere gli indecisi

Il centrosinistra avanti al centrodestra, ma attenzione: il distacco tra i due schieramenti è di tre punti percentuali (29% contro 26%) e il 29% degli intervistati dichiara di non aver ancora deciso per chi voterà alle elezioni Comunali in programma il 14 e 15 maggio. Non solo, il sondaggio Ipsos (qui la nota metodologica) va preso con un supplemento di cautela visto che ai cittadini contattati non ha chiesto solo l’intenzione di voto, ma anche la probabilità con cui il rappresentante di una determinata area politica potrà ritrovarsi a guidare la Loggia.
Il risultato è pressoché identico al primo quesito: centrosinistra 30% e centrodestra 28%, ma tra chi non ha un riferimento nei due blocchi domina l’incertezza, così gli indecisi salgono addirittura al 37%.
D’altronde secondo i bresciani intervistati non è verosimile che vi sia un sindaco del Movimento 5 Stelle o del Terzo Polo o di una civica svincolata dai partiti e dai due blocchi.
Aspettative
La percezione in politica è spesso prodromica all’intenzione di voto - e il centrodestra potrebbe avvertire un leggero svantaggio - ma i numeri ci dicono che il futuro sindaco dovrà guadagnarsi la vittoria nei prossimi 37 giorni. Chiaramente questo blocco di sondaggio non può essere considerato avulso da tutto il resto, in particolare il centrosinistra può sentirsi in parte rassicurato dai dati sull’amministrazione uscente e sulla richiesta di continuità dalla maggioranza degli intervistati (come abbiamo spiegato nella prima puntata). Ma deve essere chiaro che la buona considerazione per quanto realizzato dall’amministrazione uscente è una buona base su cui tuttavia va costruita la vittoria politica.
Ne è conferma il dato singolo sulla componente degli indecisi nella loro doppia funzione di potenziali elettori e di «antenne» di un sentimento più generale. Gli indecisi per il 24% sostengono che potrebbero votare un candidato di centrosinistra (il 14% il centrodestra), ma un 50% non ha davvero deciso.
Il risultato è analogo sempre nel gruppo degli indecisi per ciò che riguarda la percezione e la previsione su come finirà alle Comunali del 14 e 15 maggio: il 22% pensa che vincerà un esponente di centrosinistra, il 13% uno di centrodestra; ma il 59% non avanza previsioni. Messa in questi termini e limitandosi al blocco di sondaggio si potrebbe azzardare i due candidati di centrodestra e centrosinistra al ballottaggio il 28 e il 29 maggio; a meno che uno dei due non abbia la forza di spostare su di sé una quota maggiore di bresciani.
Gli under 30
Il sondaggio ci fornisce uno spaccato interessante sulla parte giovane della città. Un surplus di indagine su cui è giusto interrogarsi: il 38% della fascia di elettori tra i 18 e i 30 anni intervistati dichiara che voterà il candidato di centrosinistra; se a questo aggiungiamo il 3% di coloro che dichiarano di essere pronti a votare il Terzo polo (Azione e Italia Viva sostengono il candidato di centrosinistra), allora l’esito è doppio rispetto al 20% che dichiara che alle urne sosterrà il candidato di centrodestra. Certo resta una fascia del 26% di indecisi sul da farsi.
I numeri sono molto differenti se ai giovani elettori viene chiesto di formulare una previsione: crescono gli indecisi al 33%, chi è convinto che sarà il centrosinistra a prevalere è il 30%, mentre il 26% indica un possibile sindaco di centrodestra.
Vi è evidentemente una distanza tra la propria intenzione di voto e la percezione della politica; la seconda risposta potrebbe essere influenzata anche da un contesto più generale (regionale e soprattutto nazionale) in cui è il centrodestra ad essere dominante e quindi la forbice anche tra i due blocchi si restringe. Il fatto, infine, che uno su tre dichiari di essere indeciso sull’esito delle Comunali, conferma di nuovo l’incertezza del voto.
Porta a porta
Quando si parla di indecisi e di votazioni prevale la convinzione che questa porzione di elettorato decida nelle ultime 24/48 ore. Ma più il voto è geograficamente vicino, per intenderci a livello comunale e non per l’elezione del Parlamento, più facile è che la convinzione su un candidato rispetto ad un altro maturi in tempi più lunghi, già una settimana prima dell’apertura. Le possibilità di contatto con un candidato o con i rappresentanti di una lista sono maggiori in un contesto locale. Una ragione in più per i candidati per darsi da fare da qui al voto per convincere gli indecisi.
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