Soldi nella lavatrice, convalidati i 3 fermi: chi sono i fermati

Le banconote sono state trovate in sacchi dlel’immondizia nascosti in una lavatrice, in un water e nella macchina del caffè
La perquisizione - © www.giornaledibrescia.it
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Restano in carcere le tre persone trovate con centinaia di migliaia di euro in contanti in casa, durante le perquisizioni scattate lunedì mattina a conclusione dell’operazione Atto Finale della Direzione Distrettuale Antimafia. Il gip Riccardo Moreschi ha convalidato i fermi di Roberto Pinzoni, venditore d’auto della città di 63 anni, del commercialista 62enne Massimo Bulgari e Devender Singh 50enne di origini indiane.

 Erano già indagati nel filone principale dell’inchiesta e il pm aveva già chiesto il loro arresto in fase di indagine, ma il gip aveva detto no. Quando gli uomini in divisa hanno bussato alla loro porta, i tre avevano dichiarato di non avere denaro in casa ma, complessivamente, sono stati recuperati 525mila euro.

Sono accusati di riciclaggio «poiché in concorso tra loro - si legge nel decreto di fermo di pm Roberta Panico e Erica Battaglia - quali appartenenti all’associazione finalizzata alla consumazione di reati fiscali di usura, corruzione di pubblici ufficiali, estorsione, associazione aggravata dall’uso del metodo mafioso, compivano operazioni tali da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro».

La Procura li aveva posti in carcere perchè riteneva concreto il pericolo di fuga e dello stesso avviso è anche il gip ha confermato la misura cautelare. I tre secondo gli inqurenti avrebbero riciclato per conto di Vincenzo Facchineri, membro di spicco della omonima ndrina calabrese, il denaro accumulato grazie ad operazioni con fatture false. Le banconote sono state trovate in sacchi dlel’immondizia nascosti in una lavatrice, in un water e nella macchina del caffè.

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