Si costruiva armi in casa: arrestato un bracconiere

L'uomo, un 75enne, ha precedenti per violazione di norme venatorie. Arrestato, è stato rimesso in libertà
I carabinieri forestali con gli attrezzi del bracconaggio (foto d'archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
I carabinieri forestali con gli attrezzi del bracconaggio (foto d'archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non lo hanno fermato le regole. E neppure i divieti che nel corso degli anni gli sono stati imposti dopo che aveva superato i limiti. In passato, per le sue ripetute violazioni delle norme venatorie, gli era già stata revocata la licenza di caccia e anche il porto d’armi. Venerdì però un blitz dei carabinieri forestali a Gussago ha portato a scoprire che, oltre ad usare armi ad aria compressa, l'uomo di 75 anni aveva costruito in maniera artigianale dei fucili rudimentali che, alla prova pratica effettuata dai militari, hanno dimostrato di essere perfettamente in grado di sparare.

Per lui è scattato l’arresto e dopo una notte consegnato agli arresti domiciliari dopo l’udienza per direttissima celebrata ieri mattina in cui è stato convalidato, l’anziano, assistito dall’avvocato Mattia Guarneri, è stato rimesso in libertà.

I carabinieri forestali, durante la stagione venatoria, sono impegnati in apposite campagne di controlli per il rispetto delle norme venatorie e nelle scorse settimane avevano avuto notizia di movimenti sospetti in un terreno a sud di Gussago. I primi accertamenti hanno portato a individuare il proprietario del terreno e a scoprire che aveva alle spalle precedenti specifici per violazioni in materia di caccia.

Per questo la Sezione Operativa antibracconaggio ha così predisposto un intervento che ha impiegato una decina di militari che hanno circondato la zona e fatto irruzione nell’abitazione. All’interno hanno trovato il campionario completo delle attrezzature da bracconiere: reti, trappole sep e numerosi uccellini vietati già spiumati mentre alcuni lucherini vivi catturati illegalmente sono stati immediatamente liberati.

Nel corso della perquisizione però sono state rinvenute anche cartucce e polvere da sparo oltre alle armi fabbricate artigianalmente: tubi di metallo cui erano stati montati appositi meccanismi per renderli in grado di esplodere le cartucce. E che funzionavano perfettamente. Proprio questa caratteristica rischia di avere un peso rilevante sulle conseguenze penali. 

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