Senzatetto, in un anno raddoppiate le persone seguite dalla Caritas

Le diseguaglianze sociali sono in costante (drammatico) aumento, la povertà in crescita continua. Forse non ce ne rendiamo conta a sufficienza, forse non vogliamo vedere la realtà. I numeri della Caritas lasciano poco spazio all’interpretazione, ne basti uno (tra i tanti), le persone senza fissa dimora incontrate dall’Unità di strada sono raddoppiate: sono state 79 nel 2022, quest’anno sono passate a 155 (considerando lo stesso periodo dall’1 gennaio al 31 ottobre).
Ancora, guardando i dati nel dettaglio, se lo scorso anno gli italiani erano 33 e gli stranieri 46, quest’anno gli italiani sono rimasti praticamente stabili (44 per la precisione), gli stranieri sono invece più che raddoppiati, arrivando a 11. L’età media è compresa nella fascia tra 44 e 64 anni.
Il «sistema»
Quello messo in campo dalla Caritas diocesana è un vero e proprio sistema (se così possiamo chiamarlo) a favore dei senzatetto, che si configura come un’ideale continuum di accoglienza dal primo aggancio/ingaggio (Unità di strada) all’autonomia (Housing sociale). Come spiegano dalla Caritas, dal punto di vista operativo, «la mobilitazione assume la forma di un sistema complesso e integrato di risposte che riconosce, da un lato, il carattere multiforme delle povertà di cui è portatrice una persona senza dimora e, dall’altro, il carattere dinamico e non standardizzabile dei percorsi di accoglienza delle persone senza dimora».
Il sistema integrato di risposte per le persone senza dimora vede la regia del Centro di ascolto «Porta Aperta» e si compone di: Unità di strada, Rifugio Caritas, Accoglienza notturna invernale, Mensa Menni, Progetto di Housing First, Progetto di co-housing. Non solo, il sistema per le persone senza dimora della Caritas si inserisce a sua volta in un sistema integrato con le diverse realtà socio-educative e sanitarie della città e della diocesi di Brescia, in primis con l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Brescia.
Emergenza
Punto di riferimento fondamentale è il Rifugio Caritas, aperto nel 2012 come risposta di emergenza freddo notturna, nel 2020, in tempo di Covid, è stato trasformato in struttura polifunzionale aperta anche nelle ore diurne, 365 giorni all’anno. Un’apertura h24, realizzata grazie a combinazione inedita di «spazi confinati» in «tempi dilatati», inedita per tutti e per i senza dimora in particolare.
Nel settembre 2022, il Rifugio Caritas lascia la sede dell’ex Seminario Diocesano (via della Garzetta, Mompiano – 24 posti letto) e viene trasferito nella ex Casa di accoglienza delle Suore Missionarie della Nigrizia (in via Ardigò, 8, in città – 18 posti letto). Va segnalato che 7 posti letto sono gestiti in collaborazione con l’Help Center del Comune di Brescia per accoglienze in h12, 365gg.
Ascolto
Il Centro di ascolto Porta Aperta (con sede in Via Vittorio Emanuele II, 17 e in piazza Martiri di Belfiore, 4) è il luogo dove le persone che si trovano in situazione di difficoltà possono avere un colloquio con degli operatori professionali (assistenti sociali o educatori). Nel 2022, delle 297 persone incontrare 100 erano donne e 197 uomini. Nel 2023, delle 362 persone incontrate: 94 donne e 264 uomini. Le persone incontrare per la prima volta sono state 157, di cui 87 italiani e 70 stranieri.
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