Scuole bresciane 4.0, arrivano 31 milioni per aule hi-tech e laboratori digitali
Trentun milioni sono in arrivo nlle scuole bresciane per la realizzazione del Piano «Scuola 4.0», previsto dal Pnrr e adottato dal Ministero dell’Istruzione con un investimento di 2,1 miliardi ora ripartiti tra le istituzioni scolastiche di tutta Italia. Si tratta di realizzare la transizione digitale della scuola italiana trasformando 100mila aule tradizionali in ambienti di insegnamento innovativi e, nelle secondarie di secondo grado, creando laboratori per le professioni digitali (in sinergia con i 900 milioni di euro di fondi strutturali React Eu per il cablaggio).
Didattica rinnovata
L’idea è fondere gli spazi fisici delle scuole con quelli virtuali di apprendimento, l’obiettivo è duplice: rinnovare i metodi della didattica; e favorire negli studenti lo sviluppo di competenze fondamentali per l’accesso al lavoro nel settore della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale al quale la pandemia ha impresso una forte accelerazione. I fondi messi a disposizione delle scuole per sostenerle in questa fase (nel rispetto della loro autonomia didattica, gestionale e organizzativa, come dimostrano i progetti dei quali riferiamo in queste pagine) attuano la linea d’investimento «Scuola 4.0: scuola innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori» nell’ambito della Missione 4-Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il Piano nazionale
Il Piano «Scuola 4.0» è diviso in quattro sezioni. La prima, «Background», ripercorre le tappe del più recente processo di trasformazione didattica e digitale della scuola italiana e indica il contesto europeo di riferimento (ovvero il Piano di azione per l’istruzione digitale 2021-27). La seconda e terza sezione, «Framework 1» e «Framework 2», presentano le due azioni del Piano, relative rispettivamente agli spazi di apprendimento innovativi («Next Generation Classroom», rivolta a tutti gli istituti) e i laboratori per le professioni digitali del futuro («Next Generation Labs», per le scuole superiori). La quarta sezione, infine, definisce gli step di attuazione della linea d’investimento ministeriale: spazi rinnovati e laboratori dovranno entrare in funzione nell’anno scolastico 2024/2025.
Lo stato dell’arte
Ma qual è, in generale, lo stato dell’arte nella scuola? La descrizione del quadro d’intervento contenuta nella sezione «Background» del Piano sottolinea che il processo di digitalizzazione della didattica e dell’organizzazione scolastica italiana è cominciato oltre 15 anni fa con l’introduzione delle lavagne interattive multimediali in circa 35mila classi e delle dotazioni informatiche per la sperimentazione della didattica in oltre 400 classi pilota, con la creazione di reti WiFi nelle scuole e l’avvio di percorsi di formazione per docenti.
Tra l’anno scolastico 2017-18 e il 2020-21 gli insegnanti che utilizzano settimanalmente le tecnologie digitali per fare didattica sono praticamente raddoppiati (passando dal 44,5% all’84,4%). Nel 2018 le scuole che gestivano progetti per il potenziamento delle competenze digitali degli studenti erano il 71%, nel 2021 l’84%. Come si può immaginare, la pandemia ha fatto la sua parte: nel periodo dell’emergenza il 100% delle scuole ha attivato la Didattica a distanza che tanto ha fatto discutere prima, durante e dopo.
I fondi a Brescia
Brescia, com’è ovvio, non ha fatto eccezione. E ora, con il Piano Scuola 4.0, arrivano poco meno di 31 milioni di euro: quasi 25 per rinnovare gli spazi di apprendimento (16.155.000 agli istituti comprensivi, 8.703.000 alle scuole secondarie di secondo grado) e oltre sei per i laboratori per le professioni digitali. Questi ultimi importi sono divisi tra 39 scuole: trenta ne riceveranno 164.644, nove - gli istituti solo di tipo liceale - 124mila. Quanto alla prima azione del Piano «Scuola 4.0», tra gli istituti comprensivi la somma maggiore (oltre 294mila euro) va all’Ic Rinaldini Sud 3 di Brescia, seguito dall’Ic II Trebeschi di Desenzano quasi 272mila euro) e dall’Ic di Orzinuovi (quasi 270mila); mentre tra le scuole superiori, al primo posto ci sono con la stessa cifra (395mila euro) l’Iis Castelli di Brescia e l’Istituto Capirola di Leno, al secondo il Don Milani di Montichiari (354mila) e al terzo l’Einaudi di Chiari (309mila).
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