Scuola, rientro in classe a rilento: 8% dei ragazzi in quarantena

Non si sono fatti cogliere impreparati i presidi che, ieri, hanno accolto i primi studenti di rientro dalle vacanze. Una pioggia di mail, già a partire dal 3 gennaio, preannunciava assenze, quarantene, positività e contatti a rischio.
Così la giornata è filata tutto sommato liscia. Anche se, a conti fatti, l’8% degli studenti delle scuole superiori bresciane ha disertato le lezioni a causa del Covid. Assenze si sono registrate anche fra il personale, con situazioni variabili da istituto a istituto. Il comune denominatore, però, è la preoccupazione dei dirigenti per quanto accadrà nei prossimi giorni.
«Non è possibile assicurare la riapertura in sicurezza in un momento in cui l’aumento dei contagi ha messo in crisi tutto il sistema del tracciamento. Inoltre la crescita esponenziale di positivi anche tra il personale vaccinato non consentirà di assicurare la sostituzione degli assenti e il regolare svolgimento delle attività didattiche» riassume il dirigente del «Gigli» di Rovato Davide Uboldi.
Al «Bazoli» di Desenzano i ragazzi a casa sono 80 su 1345. Sette i docenti positivi al Covid e una ventina su 62 le classi in Dad. «Sono per la scuola in presenza - rimarca la preside Stefania Battaglia -, ma sono preoccupata. Prima delle vacanze la situazione era sostenibile, ma ora è fuori controllo. Stiamo utilizzando tutte le risorse per garantire la didattica e in ogni caso ci atterremo alle indicazioni che arrivano dall’alto».
«Abbiamo il controllo costante della situazione già dal 3 gennaio, quando hanno cominciato ad arrivare le communicazioni delle famiglie - assicura invece Tecla Gaio, dirigente del «Caterina de’ Medici» -. Nulla è lasciato all’improvvisazione, nonostante le difficoltà e le numerose assenze». Nella sede di Desenzano i docenti a casa sono 10; la metà a Gardone. «Per ora stiamo gestendo la situazione grazie alle supplenze a pagamento e alle ore a disposizione. Sapevamo che sarebbe potuto accadere, quindi siamo arrivati preparati». I ragazzi a casa sono una ciqnuantina su 950 per cui è stata attivata la Dad: possono connettersi tramite lo schermo alle lezioni in presenza. Solo un paio i docenti a casa e i casi limitati di sospensione sono stati risolti con supplenti. «Restiamo comunque in attesa di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni».
Al «Primo Levi» di Sarezzo si aggira invece attorno all’8% la percentuale degli alunni positivi che, a partire da ieri, seguono le lezioni da casa. «Tutte le dad degli studenti in quarantena sono partite - spiega la dirigente scolastica Ersilia Conte -. Le classi, comunque, sono rientrate regolarmente: alcune sono entrate un’ora dopo, oppure sono uscite un’ora prima, per via dell’assenza degli insegnanti». Il personale assente, quindi non solo i professori, ma il complesso dei dipendenti del Primo Levi, gravita attorno al 20%.
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