«RomagnaNostra», anche sindacato e scuola in campo per la solidarietà

La solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna arriva anche dal mondo sindacale, com’è il caso dello Snals Brescia (il Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola), che ha aderito alla raccolta fondi «RomagnaNostra» promossa dal nostro quotidiano e Fondazione comunità bresciana con Associazione Comuni Bresciani. Un gesto che gli stessi autori tendono a minimizzare («abbiamo fatto solo un passaparola tra colleghi»), ma che in realtà contribuisce in modo molto concreto, al pari di tutte le altre donazioni, ad ingrossare quel grande cordone di vicinanza alle aree romagnole devastate dal maltempo che è partito dalla nostra città.
«Come sindacato scuola siamo soliti, ogni qual volta accade qualcosa di drammatico e ben sapendo in quali difficoltà si muova il mondo dell’istruzione, una delle Cenerentole del nostro Paese, ad intervenire mediante donazioni oppure direttamente con i nostri colleghi in loco – racconta Mario Soldato, della Segreteria provinciale Snals -. Pensavamo di provvedere inviando pc, tablet e altri materiali alle scuole, come abbiamo fatto in passato per altre emergenze. Abbiamo sentito i nostri sindacalisti di zona, i quali ci hanno però informato che in questo momento le scuole da un punto di vista economico hanno una certa disponibilità, grazie ai fondi del Pnrr. Quindi abbiamo deciso di dare il nostro contributo per il ripristino delle infrastrutture e la gestione generale delle problematiche generate da questo cataclisma».
Lo Snals Brescia conta circa 7mila iscritti: a quanti di loro hanno manifestato la volontà di intervenire per dare in questa circostanza una mano, l’organizzazione sindacale ha pure consigliato (essendo troppo complicato dal punto di vista burocratico avviare e contabilizzare una raccolta diretta) di rivolgersi all’iniziativa del Giornale di Brescia. E l’adesione rispecchia quella di molte realtà scolastiche - istituti o gruppi di insegnanti o studenti che si contano fra le donazioni.
Scuole e alluvione
Quanto all’attuale situazione degli istituti scolastici nelle zone colpite della Romagna, Soldato – riportando quanto comunicato dai colleghi che operano sul territorio – riferisce che «dipende ovviamente dal deflusso delle acque, ma qualche scuola ha già riaperto, anche se ormai mancano pochi giorni alla fine delle lezioni. La situazione è drammatica, però una volta sgomberato il fango e quant’altro dovrebbe cominciare a normalizzarsi. In questi giorni, si sta valutando poi in quali istituti superiori sarà possibile svolgere gli esami di maturità e quali altre sedi utilizzare in alternativa».

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