Regionali 2023, tra numeri record e sorprese: le curiosità del voto nel Bresciano

A Magasa il 93,33% dei voti al centrodestra. Per Emilio Del Bono record di preferenze: oltre 33mila
Il voto per le Regionali 2023 ha regalato qualche sorpresa - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il voto per le Regionali 2023 ha regalato qualche sorpresa - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Non c'è solo la brutta sorpresa del crollo dell'affluenza: questa tornata elettorale regala anche altre curiosità. Ci concentriamo su Brescia e provincia, e proviamo a raccoglierle per punti.

Il record di Emilio Del Bono

Bisogna tornare al 2010 e, ancora prima, al 2005, per trovare i politici bresciani che hanno segnato numeri da record nel corso di un voto per le Regionali. Tutti, comprensibilmente, nomi noti del panorama politico di casa nostra.

Nel 2005 ad aggiudicarsi il record di preferenze fu Vivana Beccalossi, che toccò quota 20.780, seguita da Guido Galperti con 19.994.

Nel 2010 il più votato fu Mauro Parolini (Il popolo della libertà), con 19.087 preferenze.

In questa tornata questi numeri sono stati polverizzati dal record segnato dal sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, candidato del Pd: a scrutinio non ancora ultimato (siamo a 1099 sezioni su 1170) si contano per lui ben 33.227 preferenze (qui tutti i risultati). Il dato più alto di tutta la regione.

Le percentuali bulgare del centrodestra

Magasa oltrepassa il 93%. Ma Paisco Loveno non va tanto lontano, toccando l'89,41%. Marmentino segue a ruota, con l'88,97%. C'è una pattuglia di piccoli comuni in cui il centrodestra ha riscosso dati che in percentuale si fa fatica a rubricare alla voce vittoria. Un consenso a senso unico, che certo sciolto in numeri assoluti si tramuta in qualche migliaio di voti in toto (a Magasa, per esempio, il 93% corrisponde a 42 voti), ma il dato è suggestivo.

Si tratta quasi in tutti i casi di comuni delle valli, in cui i partiti di centrodestra - a partire dalla Lega - hanno avuto sempre storicamente forte presa. A quelli elencati si aggiungono altri municipi come Valvestino (85,14%), ma ancor prima i valsabbini Vallio, Casto e Preseglie, tutti oltre quota 86%, preceduti in Valcamonica da Cimbergo 86,96% e dal trumplino Marmentino che tocca l'88,97%.

Anche sul Garda, il centrodestra vanta almeno un paio di roccaforti del consenso bulgaro: Limone (84,77%) e Moniga, forse il comune più grande tra quelli di questa pattuglia che sfiora l'83%.

I baluardi del centrosinistra

Rispetto alla Politiche dell'autunno scorso, il Pd torna ad essere il primo partito in più che due comuni in tutta la provincia (erano Cedegolo e Collebeato): in attesa che si completi il quadro, sono infatti 13 i paesi in cui il Partito democratico è stata la lista più votata. Si tratta di: Collebeato, Brescia, Bovezzo, Roncadelle, Passirano, Cedegolo, Cellatica, Villachiara, Palazzolo, Botticino, Concesio, Barghe, Gussago.

Va però sottolineato che, ad esclusione di Collebeato e Brescia, negli altri comuni in cui il Pd è stato il partito più votato ha comunque vinto il centrodestra.

Niente fuga per Colbrelli

Nessuno sprint per i ciclisti alle elezioni regionali in Lombardia. Sonny Colbrelli, «il cobra» che nel 2021 ha vinto la Parigi Rubaix e il campionato europeo di ciclismo prima di essere costretto a ritirarsi per problemi di salute, candidato con Forza Italia a Brescia, ha incassato 1.233 preferenze, quando mancano poche sezioni da scrutinare, classificandosi quarto fra gli azzurri, dunque non eletto. Ancora peggio è andata a El Diablo Claudio Chiappucci che nella lista di Letizia Moratti a Monza - con 511 sezioni.

L'eccezione di Azione

Il Terzo Polo, con Letizia Moratti, non sfonda. Nel Bresciano non raggiunge il 10% in nessun comune, eccezion fatta per Chiari, dove segna addirittura il 20,88%. Merito del sindaco e candidato per Azione Massimo Vizzardi, che con 2879 preferenze è il più votato della lista.

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