Quando la Dc bresciana influenzava la corsa al Quirinale

Nel 1992 Martinazzoli poteva salire al Colle Anche Umberto Bossi gli offrì i voti leghisti
Mino Martinazzoli e Giovanni Prandini - © www.giornaledibrescia.it
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Quando all’elezione del successore di Giuseppe Saragat, nel Natale del 1971, il presidente della Camera Sandro Pertini prese una scheda scottante dall’urna di vimini e lesse - prima solo mentalmente e poi fu conosciuta fino in Vietnam - «nano maledetto non sarai mai eletto», con allusione perfetta alla statura piccola del candidato Amintore Fanfani, si comprese la fine di una candidatura. Si disse che il mandante fu Andreotti, siccome perfino il comunista Paietta si rifiutò, almeno a voce, di ac

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