Over 80, per ora quelli vaccinati a Brescia sono tre su dieci

Il sindaco Del Bono: «La macchina sta procedendo troppo lentamente»
Vaccino (simbolica) - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Vaccino (simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un terzo dei bresciani over 80 residenti in città è stato già vaccinato con la prima dose. Secondo il report aggiornato al 16 marzo, sono oltre 6mila su una platea di 17.492 ultraottantenni. Ancora troppo poco, in particolare se si considera che si è vaccinato solo il 42% di chi finora si è prenotato.

A ribadire quanto la macchina della vaccinazione contro il coronavirus sia ancora troppo poco oliata sono il sindaco Emilio Del Bono e la consigliera delegata alla Sanità Donatella Albini in occasione dell’aggiornamento settimanale sulla diffusione del contagio in città. «La campagna di vaccinazione over 80 sta procedendo ancora molto lentamente - spiega Del Bono -. Abbiamo la necessità immediata di mettere il prima possibile al riparo questa fascia d’età, per poi procedere alle somministrazioni ai lavoratori dei servizi pubblici e ai malati cronici in cura negli ospedali bresciani. Basti pensare che di questi ultimi si stanno ancora raccogliendo le disponibilità».

Mentre si attende che il sistema inizi ad aumentare il numero dei giri, la Loggia prova a intercettare quegli ottantenni che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale. Sono ancora 3.600, ma con un lavoro quartiere per quartiere in meno di un mese più di mille persone sono state sostenute nel percorso di prenotazione. «Basta stare tre passi dietro al virus - rileva Albini -, ora dobbiamo stare tre passi avanti. E possiamo farlo solo vaccinando gli anziani, anche perché ormai il sistema di tracciamento è saltato da tempo». Secondo gli ultimi dati, le persone in isolamento obbligatorio in città sono 2.312 con un’età media di 45 anni, mentre quelle in isolamento fiduciario 470 e hanno poco più di 30 anni. E se si interpretano i numeri dell’ultimo mese, sembra che la curva cominci lentamente ad appiattirsi, anche se non è ancora in fase calante. «È un primo segno della stabilizzazione dell’andamento del contagio, ma ci aspettiamo un calo delle persone in isolamento obbligatorio solo nelle prossime settimane», spiega il sindaco Emilio Del Bono.

Anche la crescita del numero dei positivi sembra più tenue, seppur costante. Dal 17 al 18 marzo in città si contano 143 positivi in più, ma soltanto una settimana fa crescevano al ritmo di almeno 200 unità. Continua invece a calare l’età dei positivi: se fino al 16 gennaio avevano poco più di 51 anni, ora i contagiati in città hanno un’età media di 49,4 anni. L’ennesima prova della maggiore contagiosità tra i più giovani a causa della circolazione delle varianti. Proprio per la diffusione così ampia «Brescia dovrebbe avere un’attenzione particolare - ribadisce Del Bono -. Non è una provocazione, è un dato di fatto. Credo che una campagna di vaccinazione massiccia nel nostro territorio sia una richiesta fondata. Ci attendiamo un cambio di passo, magari associando la nostra provincia ad altre con criticità come Cremona e Mantova per una vaccinazione di massa». Per il momento si aspetta l’hub vaccinale in Fiera. «I lavori dovrebbero cominciare intorno all’11 aprile, spero che l’allestimento sia fatto in tempi brevissimi».

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